Qualcosa sembra tornare a muoversi sul giallo di Caronia e la morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello; si tratta di mamma e figlio trovati senza vita lo scorso agosto nelle campagne del messinese a distanza di undici giorni l’uno dall’altro. Il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo ha recentemente affermato: «Entro fine luglio i corpi di Viviana Parisi e del figlio Gioele verranno consegnati ai familiari per le esequie ed al più presto tutte le consulenze saranno depositate“.
Parole, quelle del pm di Patti, che non hanno fatto di certo piacere ai consulenti Carmelo Lavorino e Antonio Della Valle nonché alla difesa della famiglia Mondello, composta da Nicodemo Gentile, Antonio Cozza, Pietro Venuti e Claudio Mondello. “I corpi non possono essere restituiti ai familiari – ha dichiarato il criminologo Carmelo Lavorino a Palermo Live -. Si devono ancora effettuare gli accertamenti tecnici da noi richiesti (Laser 3D di tutte le ferite, le fratture e le lesioni). Fare sparire le uniche tracce ancora utili è molto avventato e irrispettoso verso noi tutti“.
L’attività degli investigatori ha spaziato dall’analisi sui morsi presenti sulle caviglie della donna, ai tamponi salivari su tutti i cani a Caronia. Hanno effettuato indagini sull’autovettura della dj, per vedere se vi fossero tracce ematiche. Ci sono stati prelievi e comparazioni di Dna e ricerche sulle larve nella zona. Si sono analizzate anche immagini satellitari, e cercate tracce di possibili trascinamenti e depistaggi.
Nella serata di venerdì è arrivato anche il comunicato congiunto dei consulenti Carmelo Lavorino e Antonio Della Valle. “Abbiamo appreso da organi di stampa che il procuratore capo di Patti ha dichiarato che entro la fine del mese di luglio saranno restituiti i corpi di Viviana e Gioele ai famigliari.
Poiché non si può cadere nella trappola del “non accettare i corpi” e/o di seppellirli senza ulteriore analisi (quelle da noi richieste sin dal dicembre 2020 e sempre rifiutateci in base a opinioni non condivisibili), abbiamo chiesto agli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti (legali di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana) di attivare le procedure affinché i sottoscritti e gli ausiliari tecnici dr.sse Zenato Angelica e Palamone Nicolina possano finalmente accedere ai corpi ed ai resti con le apparecchiature utili al laser scanner 3D.
Ci auguriamo che non vengano attivati boicottaggi, rallentamenti, escamotages e sgambetti per non farci accedere ai corpi ed ai resti con la strumentazione laser 3D e/o di mal conservarli proprio in questo periodo topico.
Noi quattro siamo pronti a recarci a Messina in qualunque momento per ottemperare all’incarico per detti accertamenti tecnici irripetibili (ai quali inviteremo anche i consulenti della Procura di Patti), così, non ci potranno essere rimpianti, equivoci e tracce non lette per i veti alle nostre precedenti richieste.
Così, finalmente, i poveri resti di Viviana e Gioele potranno riposare in pace dopo degna sepoltura”.
Intanto Daniele Mondello, padre e marito delle due vittime dei fatti di Caronia, per il prossimo 3 agosto ha organizzato a Venetico una fiaccolata. E non ha nascosto i suoi timori sulla riconsegna delle salme dei suoi familiari, perché teme possa coincidere con un rallentamento nelle indagini. “Non vogliamo che le indagini siano chiuse o i corpi dissequestrati ─ ha dichiarato Mondello ─. Sappiamo che quello della verità è un percorso lungo e difficile e siamo disposti ad attendere i tempi della giustizia terrena“.