Volley, la Re Borbone Saber perde lo scontro diretto

Palermitani sconfitti dopo due mesi e mezzo, ora i “play-off” sono più lontani

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Ritorno in campo amaro per la Re Borbone Saber Palermo che, nella prima giornata di ritorno del campionato di Serie B maschile di volley, ha subìto al Palaoreto la prima sconfitta casalinga della stagione ad opera dell’Universal Viagrande.

Lo scontro tra le due formazioni che occupavano il secondo posto è stato dominato dai catanesi di Saro Trombetta che si sono imposti con un secco 3-0 (25-21, 25-16, 25-18) e ora mettono una seria ipoteca sulla conquista dei play-off.

La cronaca della partita

La Re Borbone Saber Palermo era reduce da sei vittorie consecutive e non perdeva dal lontano 22 ottobre (0-3 sul campo della capolista Letojanni), ma stavolta – come all’andata – ha dovuto dare via libera all’Universal Viagrande che ha fatto leva sull’inarrestabile Boscaini. Il sestetto di Nicola Ferro ha provato a restare aggrappata ai rivali, passando in vantaggio all’inizio di tutti e tre i set, ma alla distanza ha ceduto commettendo troppi errori. La ricezione è stata carente, il muro non ha fatto argine e nonostante la buona vena di Atria la squadra di casa ha subito a lungo le giocate potenti dei catanesi.La cronaca

La Re Borbone Saber è partita bene (2-0) e fino al 14-15 ha retto bene l’urto. Poi il Viagrande ha allungato (20-16) e chiuso il primo set sul 25-21. I palermitani hanno fatto ancora sperare i loro tifosi all’inizio del secondo parziale, ma giunti sul 7-4 sono clamorosamente usciti di scena e gli ospiti hanno passeggiato fino al 25-16. Ferro, costretto a far rifiatare Gruessner che si è spento dopo un buon avvio, ha provato a far ruotare la squadra inserendo anche l’ultimo arrivato Banaouas, ma senza ottenere i risultati sperati. La Re Borbone Palermo ha iniziato con buon piglio anche il terzo set (1-0, 3-1, 4-2), ma quando l’Universal Viagrande ha forzato i tempi è venuta fuori la migliore tecnica degli etnei che hanno raggiunto il 25-18 finale.

I commenti

L’allenatore Nicola Ferro: “Non siamo mai stati tranquilli e abbiamo finito lasciandoci travolgere. Non c’è nulla da salvare dopo una prestazione così negativa, né dal punto di vista caratteriale né da quello tecnico: la differenza è stata abissale. Forse Atria è stato l’unico a salvarsi, ci ha creduto fino alla fine, ma accanto a lui c’è stato il deserto. Ci siamo estraniati dal gioco col passare dei minuti, senza comunque dimenticare che i nostri avversari sono forti e hanno fatto la partita perfetta come era già successo all’andata. Ma noi non abbiamo mostrato carattere, non abbiamo reagito in alcuna maniera e mai avevamo ricevuto così male”.

Il presidente Giorgio Locanto: “Viagrande ha ottime individualità e una base tecnica superiore: non hanno sbagliato praticamente nulla e la sconfitta poteva starci. Ma non mi è andato giù l’atteggiamento della mia squadra, dovevamo sopperire con la grinta e il carattere. Invece abbiamo facilitato il compito ai nostri avversari, non siamo riusciti a spezzare il loro ritmo e ci sono stati troppi appoggi sbagliati. Non vedere una reazione caratteriale mi ha molto amareggiato, al di là della sconfitta”.

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