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Volley, Re Borbone Saber Palermo ad un passo dai play-off

Un Palaoreto così incandescente quest’anno non si era mai visto. Quasi 400 spettatori (dei quali una cinquantina provenienti dalla Calabria) a fare da cornice ad una partita che ha regalato emozioni a non finire ed ha tenuto tutti col fiato sospeso. Alla fine la vicecapolista Lamezia si è arresa dopo 8 successi di fila e la Re Borbone Saber Palermo ha festeggiato un prezioso 3-1 (parziali 24-26, 25-18, 25-20, 28-26) che permette al sestetto di Nicola Ferro di agganciare il Viagrande al terzo posto (i catanesi hanno perso 3-0 in casa del capofila Letojanni che ha staccato il pass per i play-off) e di portarsi a soli 3 punti dal Lamezia che resta in seconda posizione ma che sabato prossimo – nell’ultimo turno della “regular season” – riposerà. Si profila un arrivo in volata, ma la Re Borbone Saber Palermo ha stavolta il destino nelle sue mani: se conquisterà i tre punti a Cinquefrondi (dunque vincendo 3-0 o 3-1), precederà le dirette rivali in virtù del maggior numero di vittorie, anche in caso di arrivo alla pari.

Contro il Lamezia vittoria doveva essere e vittoria è stata, 3-1 come all’andata. Ma quanti brividi! La formazione del presidente Giorgio Locanto ha “regalato” il primo set dopo essere stata sempre in vantaggio (da 12-7, 17-12, 23-18 e 24-21 a 24-26) e poi ha operato uno straordinario sorpasso. Con la forza della disperazione e del carattere. Poca storia nel secondo e terzo set (25-18, 25-20), poi il quarto è stato come salire sulle montagne russe. La Re Borbone Saber è partita a razzo (9-2, 13-8), ma sul più bello si è fermata. Lamezia ha impattato (15-15), i palermitani hanno provato un nuovo strappo (21-18), quindi gli ospiti hanno tirato fuori l’orgoglio e dal 22-22 sono passati a condurre 22-24. E qui il palazzetto è diventato una bolgia, tra continui sorpassi e agganci da far saltare le coronarie. I biancoverdi hanno annullato i primi due set-point (24-24), poi altri due sul 24-25 e sul 25-26. Fin quando Lamezia s’è fatta raggiungere sul 26 pari e Palermo l’ha chiusa sul 28-26.

A firmare la sesta vittoria di fila sono stati i 27 punti di Fabian Gruessner, un gigante che ha preso per la mano i compagni, sbagliando pochissimo. Ma tutta la squadra ci ha creduto, anche quando il baratro sembrava vicino. Marco Lombardo ha messo in campo grinta e potenza, il libero Marco Sutera ha calamitato una miriade di palloni, il capitano Giovanni Blanco è stato all’altezza della sua fama, i fratelli Andrea e Gianluigi Simanella si sono caricati di responsabilità, Renato Galia ha stretto i denti sopportando un acciacco fisico e quando ha rifiatato in panchina anche il giovane Riccardo Giordano è stato all’altezza del ruolo. Più forte di tutto il team palermitano, anche dell’infortunio di Nicola Atria e dell’assenza di M’hamed Banauas per problemi di salute. Ora serve l’ultimo sforzo: vincere a Cinquefrondi.   

Il tabellino

RE BORBONE SABER PALERMO-RAFFAELE LAMEZIA 3-1

RE BORBONE SABER PALERMO: Sutera (L1), Blanco 12, Donato (L2), Ferro 1, Gruessner 27, Brucia, A. Simanella 9, Lombardo 14, Galia 3, Giordano 1, Opoku, G. Simanella 6, Atria 3. All. Nicola Ferro.

RAFFAELE LAMEZIA: Ribecca 3, Strangis (L2), Miceli, Chirumbolo, Lorusso, Porfida 9, Graziano 1, Mille 13, Salmena, Vaiana 6, Grassano 6, Sacco (L1), Paradiso 14. All. Tonino Chirumbolo.

Arbitri: Andrea De Nard e Luigi Peccia 

Parziali: 24-26, 25-18, 25-20, 28-26. 

I commenti

L’allenatore Nicola Ferro: “La posta in palio era altissima e la squadra ha risposto con una prestazione di grande livello. La partita, nonostante le sofferenze e le emozioni, ha dimostrato una notevole differenza dei valori. Ci abbiamo sempre creduto, lottando e giocando di squadra. Adesso ci aspetta la trasferta di Cinquefrondi, che va affrontata con la stessa determinazione. I play-off sono ad un passo e ora dipende esclusivamente da noi”.

Il presidente Giorgio Locanto: “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi al termine di una partita che ha regalato emozioni e belle giocate. Lamezia possiede struttura tecnica ed economica, però stavolta il nostro sistema di gioco ha funzionato ed è stato premiato. Fabian Gruessner è stato grande, ma tutta la rosa è risultata all’altezza della sfida. L’avevamo detto che avremmo potuto giocarcela con tutti”.

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Redazione PL