Woody Allen a Venezia, scatta la protesta: “Stupratore”

woody allen

L’arrivo di Woody Allen al festival del cinema di Venezia ha suscitato non poche polemiche. Una trentina di persone, in particolare donne, si sono piazzate dietro le transenne e al passaggio del regista hanno iniziato ad urlare Stupratore!”.

La protesta è legata alle accuse di molestie sessuali fatte al regista dalla figlia, Dylan Farrow.

La protesta di alcune donne: “Venezia da spazio ai registi coinvolti in vicende di violenze”

Quest’anno la Biennale del cinema di Venezia ha scelto di dare spazio a registi coinvolti in vicende di violenze sessuali contro donne, anche minorenni. Le scuse, accampate dal direttore della Mostra Alberto Barbera, seguono il vecchio copione della distinzione tra uomo, responsabile davanti alla legge, e l’artista il cui genio non è mai giudicabile poiché superiore e libero da responsabilità terrene. Non fareste mai sfilare sul red carpet chi ha agito, solo per citare gli ultimi casi, gli stupri di Palermo, Caivano e Milano. La Biennale sceglie di non interessarsi alla questione, ma noi sappiamo – dicono le manifestanti – che lo spazio per parlare di violenza di genere è ovunque perché ovunque accade. Denunciamo oggi la condotta di luoghi come la Mostra di Venezia, che dovrebbe veicolare la cultura del consenso, del rispetto e del credere a chi subisce la violenza ma che di fatto scelgono di continuare a legittimare la cultura dello stupro” hanno spiegato gli esponenti della protesta femminista.

Le contestatrici sono state immediatamente allontanate dalla sicurezza. Il regista probabilmente non si è neanche accorto delle urla in quanto era appena sceso dall’auto e stava parlando con lo staff. Più tardi Woody Allen sarebbe stato informato di quanto accaduto ma non si sarebbe scomposto.

Fonte foto: TheHollywoodReporterRoma.it

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