World Pasta Day, curiosità e falsi miti sull’alimento simbolo del Made in Italy
Il 25 ottobre, in tutto il mondo, si festeggia il Pasta Day, la giornata che celebra l’alimento più rappresentativo della cucina italiana. Istituito nel 1998 e giunta alla sua 24esima edizione, il World Pasta Day, organizzato da Unione Italiana Food e IPO – International Pasta Organization, intende promuovere l’alimento-pilastro alla base della Dieta Mediterranea. Ecco alcune curiosità e falsi miti sull’alimento simbolo del Made in Italy.
WORLD PASTA DAY, SIMBOLO DEL MADE IN ITALY
L’Italia è il paese in cui si produce e si consuma più pasta. Ogni anno, infatti, si producono 3,6 milioni di tonnellate di pasta, pari a circa 1/4 di tutta la produzione mondiale. Infatti, secondo un’analisi di Coldiretti, gli italiani consumano ogni anno 23,5 chilogrammi a testa contro i 17 chili della Tunisia, seguita da Venezuela (15 kg), Grecia (12 kg), Cile (9,4 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Argentina e Turchia a pari merito (8,7 kg).
FORME E FORMATI DI PASTA
In commercio, esistono numerose tipologie di questo alimento. Per la pasta fresca si utilizza farina di grano tenero e va consumata al momento mentre la pasta secca prevede l’impiego esclusivo di semola di grano duro e necessita di un maggiore tempo di essiccazione affinché duri più a lungo nel tempo. Ma ci sono anche quella all’uovo, a base di uova di gallina e farina di grano, quella ripiena di carne, pesce o verdure. Inoltre, le superfici possono essere lisce, ruvide e porose, o rigate.
In Italia, si contano 300 formati di pasta e, alle varietà tradizionali, si sono aggiunte quelle fatte con la farina integrale, di legumi prive o quelle prive di glutine. Inoltre, oggi si assiste alla riscoperta e alla valorizzazione dei grani antichi, come il Senatore Cappelli, la Timilia, il Saragolla e altre varietà che hanno fatto la storia del Paese a tavola.
COME SCEGLIERE LA PASTA DI QUALITÀ
Per scegliere una pasta Made in Italy al supermercato è bene leggere alcune importanti indicazioni fornite nella confezione che deve riportare “Paese di coltivazione del grano: Italia” e “Paese di molitura: Italia”. Durante la cottura, è importante che la pasta rimanga al dente mentre; dopo la cottura, il colore deve essere giallo dorato brillante.
ALCUNI FALSI MITI SULLA PASTA
Ecco quali sono alcuni falsi miti sulla pasta. Non è vero che la pasta cotta è più digeribile. La cottura al dente è quella che più facilita la digestione e contribuisce a ridurre l’indice glicemico del pasto. La pasta, se consumata nelle giuste quantità, non fa ingrassare e la quantità media consigliata è di circa 80 gr a persona.
WORLD PASTA DAY, È BOOM PER L’EXPORT
Consumata anche nei paesi esteri, l’export di questo alimento ha raggiunto il record storico del +33% per le vendite di pasta dall’Italia all’estero. Secondo l’analisi condotta da Coldiretti su dati Istat, sono i tedeschi a spendere di più in assoluto per acquistare pasta dal Belpaese, registrando un incremento del 31% nell’ultimo anno. Al secondo posto, troviamo gli Stati Uniti dove l’incremento è stato addirittura del +45% mentre al terzo posto la Francia con un incremento del 25%.