Zelensky sfugge a tre attentati grazie a “soffiate” russe: i killer annientati

Zelensky: «Non sono fuggito, sono qui al mio posto». Sarebbe stato avvisato dal servizio di sicurezza russo, contrario alla guerra

ucraina

La Duma, il parlamento russo, aveva annunciato che Volodymyr Zelensky aveva lasciato l’Ucraina, cercando rifugio in Polonia. Ma la notizia è stato smentita dal canale televisivo ucraino della “Rada”. Resta, comunque, il mistero su dove si trovi il presidente ucraino. A Leopoli i suoi collaboratori hanno spiegato, come scrive il Corriere: «Non diciamo dov’è per evidenti motivi di sicurezza. Non facciamo commenti sulla sua posizione». E, smentendo la propaganda russa: «Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è con la sua gente».

ZELENSKY CONFERMA IN CONFERENZA STAMPA

A spazzare via ogni dubbio sulla fuga in Polonia è lo stesso presidente ucraino, intervento nel pomeriggio in una conferenza stampa in diretta. Ha parlato in ucraino per rivolgersi ai suoi cittadini ed è stato tradotto in inglese, affinché le sue parole avessero eco in tutto il mondo. Comunque la caccia all’uomo russa continua. Zelensky è l’obbiettivo numero uno di Vladimir Putin. Secondo quanto rivelato dal Times, mercenari del gruppo Wagner e forze speciali cecene avrebbero avuto l’incarico di eliminare il presidente ucraino. Ci sarebbero stati tre tentativi, che Zelensky sarebbe riuscito a evitare. Un attentato sarebbe stato sventato, ad esempio, sabato alle porte di Kiev, dove i killer sarebbero stati «eliminati», annientati.

A KIEV C’È IL WAGNER GROUP, MA GLI UCRAINI VENGONO “AVVISATI”

Secondo quanto riferito dal Time, a Kiev ci sono più di 400 componenti del Wagner Group, con una ‘kill list’ di 24 nomi da colpire. Ma Zelensky si troverebbe al sicuro, e sarebbe sfuggito a ben tre attentati. Tutti sventati grazie alle segnalazioni di chi è contrario alla guerra. Il quotidiano inglese, rendendo nota la notizia degli attentati contro Zelensky, ha fatto sapere che il premier ucraino è riuscito a salvarsi grazie a delle “soffiate”.

Infatti il gruppo Wagner, che lavora e agisce sotto mandato di Putin, sarebbe stato tradito da alcuni componenti del governo stesso. Stando alle ultime indiscrezioni, i funzionari ucraini sarebbero stati informati dei piani omicidi da alcuni membri del Servizio di sicurezza russo, che sono contrari alla guerra. Grazie a questa “intercessione”, un attentato sarebbe stato sventato sabato scorso, proprio alle porte di Kiev. I killer sarebbero stati “eliminati”. Sono tanti gli uomini Wagner che sono stati uccisi negli ultimi giorni. Il gruppo avrebbe subìto perdite importanti.