Zen, anche i docenti dalla parte delle mamme: “Rischio mine vaganti”

Maria Pia Gugliotta, insegnante di sostegno all’I.T.C. Falcone: “In pochi hanno osservato quarantena e lockdown perché vigono le abitudini delle famiglie allargate”.

Una sorta di denuncia sociale, volta al bene degli abitanti di un intero quartiere ma non solo. A farla, in merito alla grande diffusione del Covid allo Zen, sono alcuni docenti dell‘I.T.C Giovanni Falcone. Raggiunta da Palermo Live, si fa portavoce del problema Maria Pia Gugliotta. “Bisogna fare qualcosa affinchè i giovani e meno giovani della zona non diventino vere e proprie mine vanganti“. Il timore è che una certa superficialità possa trasformare in veri e propri untori inconsapevoli un gran numero di persone. E’ per questo che gli insegnanti si uniscono con decisione al coro di protesta di tutte quelle mamme che vorrebbero che la scuola Falcone chiudesse, almeno temporaneamente, i battenti. Lo screening programmato dalla Preside insieme all’Asp, previsto per sabato non è nemmeno obbligatorio, ragion per cui i risultati rischiano di essere poco attendibili rispetto alla situazione reale.

TROPPI RAGAZZI NEGLI SPAZI COMUNI DELLA SCUOLA

Maria Pia Gugliotta, assieme ai colleghi, è intenzionata a porre all’attenzione della comunità una situazione che rischia di divenire via via sempre più ingestibile. ”E’ difficile fare rispettare delle normative restrittive come quelle anti contagio in un ambiente in cui nei confronti delle regole si ha molta insofferenza. Tra l’altro, chi frequenta questa scuola non ha mai esperito nulla di negativo correlato al Covid. In pochi hanno osservato quarantena e lockdown perché vigono le abitudini delle “famiglie allargate”, che inevitabilmente portano alla commistione vigente anche a scuola: sono in tanti a vagare da una classe all’altra e sostare negli spazi comuni.”

Tanti i genitori degli alunni della scuola Falcone che vorrebbero reintrodotta la didattica a distanza

UNA LEGGEREZZA CHE METTE A RISCHIO LA SALUTE DI TUTTI

“Il tutto – precisa la docente – ovviamente senza mascherina e senza rispetto della distanza interpersonale di sicurezza. Ancora, chi nel quartiere Zen è stato affetto da Covid, lo ha contratto in modo asintomatico o comunque lieve e pertanto il problema in sostanza non li ha mai toccati direttamente. Ecco perché è difficile farli aderire al rispetto delle regole, e questa leggerezza mette in pericolo tutti noi e tutte le nostre famiglie. Non si rilevano contagi a scuola perché, come si evince dalle note disciplinari, le percentuali di tamponi effettuati sono molto basse. Ma nel quartiere è noto che i contagi sono copiosi ed è poco probabile, visto che comunque tendono a stare tutti insieme e sono tutti membri di famiglie allargate, che la scuola “sia pulita”.