Chi è in vena di reati predatori, di questi tempi, a Palermo, deve vedersela con l’attività incessante di prevenzione e repressione svolta dalla Polizia di Stato. A cadere nella rete investigativa è questa volta un cittadino 39enne originario della Guinea, D.M. le sue iniziali, ritenuto colpevole del reato di rapina perpetrata ai danni di una donna. Messo a segno il misfatto, l’africano ha cercato di fare perdere le proprie tracce allontanandosi in direzione via Maqueda. Pronti a raccogliere la segnalazione diramata dalla locale Centrale Operativa, ad entrare in azione sono stati questa volta gli agenti del Commissariato centro.
TRADITO DALL’ECCESSIVO NERVOSISMO
I poliziotti hanno immediatamente avviato le ricerche e, giunti in via Maqueda, hanno intercettato un soggetto corrispondente alle descrizioni ricevute via radio. Dopo averlo fermato, a causa del nervosismo mostrato dal soggetto gli agenti hanno ritenuto bene di approfondire il controllo, dal quale è saltato fuori uno smartphone, tenuto nella tasca del jeans e sulla cui provenienza l’uomo non ha saputo fornire spiegazioni soddisfacenti.
IL RICONOSCIMENTO DELLA VITTIMA
Intanto, un altro equipaggio, con a bordo la vittima della rapina, aveva raggiunto la volante con il fermato in via Maqueda. La donna, oltre a riconoscere l’uomo come colui che, pochi minuti prima, l’aveva rapinata, ha riconosciuto come proprio il telefono trovato addosso al malvivente, che pertanto le è stato immediatamente restituito.
Arrestato per il reato di rapina, D.M. dopo gli accertamenti di rito è stato condotto presso la locale Casa Circondariale “A. Lorusso”.
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