Non ci sono più zone verdi, ora sono gialle, arancioni e rosse: le Regioni che rischiano

AstraZeneca

Domani sarà in vigore, a livello nazionale, il nuovo Dpcm firmato stanotte dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Scatteranno misure nazionali, che varranno per tutti, come ad esempio  il coprifuoco notturno. Ma le Regioni italiane potranno essere dichiarate, oltre che gialle, zone arancioni o rosse, a seconda del livello di rischio riscontrato. È scomparsa, non si sa perché, la denominazione “zona verde”. Nelle aree arancioni chiudono bar e ristoranti e non si può uscire dal proprio comune, in quelle rosse ci si avvicina a un vero lockdown. Le Regioni potranno cambiare colore quando rientrano in uno degli scenari stabiliti  dal documento “Prevenzione e risposta al Covid-19” dell’Istituto superiore di sanità. Non si tratta solo dell’indice Rt, come ha spiegato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, ma di 21 indicatori, tra cui la capacità di tracciamento, di risposta del sistema sanitario, e non solo la circolazione del virus.

ZONE GIALLE

Le misure del nuovo Dpcm sono sempre più stringenti in base al colore della zona. In tutta l’Italia varranno dal 5 novembre le restrizioni dell’area “gialla”: coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi (fine settimana), 100% di didattica a distanza alle scuole superiori di secondo grado, chiusi musei e mostre e trasporto pubblico al 50% della capienza. Le Regioni che saranno zona “gialla” sono: Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, la Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Toscana e Umbria.

ZONE ARANCIONI

Se una Regione, o parte di essa, si trova in una “situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo”, diventerà “arancione”. Le conseguenze immediate In queste zone, oltre le limitazioni delle zone gialle, ci sarà  il divieto di ogni spostamento tra Comuni, in entrata e in uscita dalla zona interessata, salvo che per motivi strettamente necessari, lavorativi, scolastici o di salute. Saranno inoltre sospese le attività di ristorazione (bar, ristoranti e pasticcerie) ma c’è  la possibilità dell’asporto e delle consegne a domicilio. Nelle prossime ore sarà reso ufficiale il documento ufficiale, ma chi ha potuto dare un’occhiata dice che le Regioni che rischiano di essere inserite nella fascia arancione, sono : Liguria, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia.

ZONE ROSSE

Le aree che si trovano nello scenario 4 dell’Iss, con una “situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo”, saranno considerate “rosse”. In aggiunta alle misure prese nelle zone arancioni, gli spostamenti saranno vietati se non per motivi di salute, lavoro, scuola o necessità. Negozi chiusi con l’eccezione di supermercati, farmacie, edicole e tabacchi. L’attività scolastica sarà garantita in presenza fino alla prima media, dalla seconda in poi verrà svolta a distanza. Sospese le attività di servizio alla persona, escluse quelle presenti nell’allegato 24 al Dpcm che, al momento, non è stato pubblicato. Le Regioni e zone ad alto rischio che potrebbero diventare “rosse” nei prossimi giorni sono: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Calabria e la Provincia autonoma di Bolzano.