Ztl, sale il prezzo del pass giornaliero: “L’Amat ha scoperto solo ora che deve pagare l’Iva allo Stato”

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Scende il numero dei “furbetti”, sale il costo del pass giornaliero: è quanto accade a Palermo in fatto di Ztl. “Dopo mesi di battaglie, esposti e denunce, finalmente siamo riusciti ad ottenere un primo buon risultato, quello di dimezzare la lista dei ‘furbetti’ che utilizzavano gratuitamente i pass per entrare nella ztl, però non si capisce perché l’Amat debba far pagare l’aumento del costo degli abbonamenti e dei ticket giornalieri del 22 per cento ai cittadini, quando potrebbe trovare soluzioni alternative”. Così spiega in una nota la capogruppo della Lega in Consiglio comunale Sabrina Figuccia, presidente della Terza Commissione Consiliare.

“Ingiusto far pagare ai cittadini gli errori di una cattiva amministrazione”

“Dagli oltre diecimila pass che si contavano all’inizio dell’anno, quando il presidente dell’Amat Giuseppe Mistretta comunicò il dato nel corso di un’audizione presso la Terza commissione consiliare, adesso il numero è stato ridotto a circa seimila, facendo emergere una gran bella fetta di furbetti – spiega Figuccia -. È davvero paradossale, però, che una bella notizia debba essere accompagnata purtroppo dall’ingiustizia di far pagare ai cittadini gli errori di una cattiva amministrazione, considerato che soltanto adesso l’Amat ‘scopre’ che deve pagare allo Stato, e quindi all’Agenzia delle entrate, l’Iva su quanto incassa dalla ztl”.

Pass Ztl, la proposta per ammortizzare i costi

Per fare qualche esempio, il pass giornaliero passerà da 5 euro a 6,10 euro, mentre quello annuale da 100 euro a 122 euro. “Credo che la soluzione del problema, invece, vada trovata nella ricerca di un nuovo accordo dell’Amat con il Comune, magari utilizzando una parte dei proventi derivanti dalla tassa di soggiorno – spesso sfruttata in passato per scopi assolutamente lontani da quelli previsti – e non nel gravare sulle tasche dei palermitani, che non solo devono fare i conti quotidianamente con una città inquinata e sempre più sporca, ma dovranno sopportare un ulteriore balzello”. Una proposta che il prossimo 20 agosto la Terza commissione discuterà con Amat, i cui vertici sono stati convocati in audizione.

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