Accusato di tentata concussione, confermata condanna per Totò Orlando: chieste le dimissioni da assessore
Confermata in appello la condanna a un anno e sei mesi per tentata concussione a Totò Orlando, attuale assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo. I fatti fanno riferimento alle scorse amministrazioni municipali di Palermo, quando sindaco era Leoluca Orlando e l’attuale assessore di Lagalla era presidente del Consiglio Comunale.
Totò Orlando avrebbe fatto pressioni per favorire la nomina di Antonio Rera alla carica di responsabile dell’ufficio consulenza giuridico-amministrativa di Sala delle Lapidi. Un tentativo non andato a buon fine, infatti alla fine fu scelto un altro profilo, quello di Nicolò Giuffrida. Per la prima sezione della Corte d’Appello, però, si tratterebbe di tentata concussione.
Orlando avrebbe spinto per far nominare Rera, tentando così di costringere i due componenti della commissione, Di Peri e Gristina, ad assecondarlo. Anche Rera era stato giudicato nel primo processo e poi era uscito di scena grazie all’assoluzione dall’accusa di favoreggiamento con la formula della “ritrattazione”.
Per Orlando invece dopo la condanna di primo grado nel 2021, è arrivata la conferma in appello. L’attuale assessore avrebbe intenzione, adesso, di fare ricorso in Cassazione.
Chieste le dimissioni di Orlando
“Come gruppo chiediamo le dimissioni dell’assessore Orlando o che il Sindaco Lagalla proceda a rimuoverlo dall’incarico”, fa sapere il Gruppo Consiliare del Movimento Cinque Stelle. Sulla stessa linea di pensiero Ramon La Torre e Frank Ferlisi, segretario cittadino e provinciale di Rifondazione comunista “Credo che sia arrivato il momento che Totò Orlando smetta di fare l’assessore: ne chiediamo formalmente le dimissioni. La città di Palermo non può permettersi di continuare ad avere un assessore condannato ad un anno mezzo per tentata concussione.
Politicamente e moralmente Orlando ha fatto l’assessore abusivamente, visto che era già condannato quando il sindaco Lagalla ha scelto di nominarlo. Sarebbe imbarazzante per la credibilità delle istituzioni pubbliche se continuasse a fare l’assessore, così come è stato imbarazzante, in questi anni, il silenzio delle forze politiche e dei consiglieri comunali che, con la sola eccezione del gruppo di Sinistra Comune”.
Anche il consigliere comunale del Pd Fabio Giambrone vuole le dimissioni immediate di Orlando: “Se non si dimette? Il sindaco Lagalla batta un colpo e lo rimuova, la città non può essere amministrata da chi ha ricevuto una condanna simile”.
LEGGI ANCHE:
Bocciatura raddoppio Irpef, Totò Orlando: “Palermo non si svende per una mancia elettorale”
Palermo piange la morte di Gabriele, lutto alla scuola media Vittorio Orlando