Afghanistan, risposta Usa ad attentato in aeroporto: uccisa mente di Isis-K

Uccisa una delle menti dell’Isis-K, ritenuta artefice dell’attentato che ha tolto la vita a tredici soldati Usa e 200 afghani circa

Afghanistan

Dopo l’attacco talebano all’aeroporto di Kabul, in Afghanistan, la riposta degli Usa non si è fatta aspettare. Nella notte, un raid condotto con un drone nella provincia di Nangahar ha ucciso una delle menti dell’Isis-K; quest’ultima è ritenuta artefice dell’attentato che ha tolto la vita a tredici soldati Usa e 200 afghani circa.

“Coinvolto nella pianificazione di futuri attacchi a Kabul”

Non si conosce ancora l’identità del militante ucciso, ma il Pentagono lo ha definito come un “planner” dell’organizzazione. “Riteniamo che questo terrorista fosse coinvolto nella pianificazione di futuri attacchi a Kabul“: queste le parole di un funzionario dell’amministrazione riportate dai media americani. Da quanto si apprende, gli americani avrebbe osservato i movimenti del militante da prima dell’attentato e atteso che fosse solo prima di attaccarlo, mentre era a bordo di un veicolo.

Ad approvare il raid, ordinato dal ministro Lloyd Austin, il presidente Joe Biden.”Le forze armate americane hanno condotto un’operazione anti terrorismo contro uno degli organizzatori dell’Isis-K. Il raid è avvenuto nella provincia di Nangahar, in Afghanistan. Le indicazioni iniziali segnalano che il target è stato ucciso. Non siamo a conoscenza di vittime civili”. Così recita una nota di Bill Urban, portavoce del Central Command.

L’ultimo volo del ponte aereo umanitario Italia – Afghanistan

Intanto, si è concluso l’impegno, durato vent’anni, delle Forze Armate italiane in Afghanistan. Ieri è decollato infatti da Kabul l’ultimo volo del ponte aereo umanitario tra le due nazioni; dopo lo scalo a Kuwait City, l’atterraggio avverrà stamane a Fiumicino. A bordo del C-130 dell’Aeronautica militare ci sono 110 persone, tra cui 58 afghani. Tra i passeggeri anche l’ambasciatore Stefano Pontecorvo e il console Tommaso Claudi.

Usa, timore di nuovi attacchi

L’ambasciata americana Kabul ha infine diramato un nuovo allarme, invitando gli americani a non recarsi all’aeroporto. A chi si trova allo scalo in queste ore è stato invece chiesto di lasciare subito la zona. Il timore è infatti relativo a “minacce alla sicurezza”: gli Usa ritengono probabile un nuovo attacco nei prossimi giorni, prima della fine delle evacuazioni prevista per il 31 agosto.

La Casa Bianca riferisce che, nelle ultime 12 ore, sono 4.200 gli evacuati da Kabul. Dal 14 agosto sono state portate via dal Paese 109.200 persone; 114.800 dalla fine di luglio.