Passano le ore, i giorni e la strage di Altavilla Milicia prende contorni via via più definiti. Adesso è entrata ufficialmente in scena la figlia 17enne di Giovanni Barreca e si cerca di far luce sul suo ruolo. Già fin dall’inizio la sua posizione era sospetta, e ci si chiedeva come mai fosse stata risparmiata nella mattanza. Adesso la ragazza è indagata per concorso in omicidio.
Il gip ha disposto la sua custodia cautelare in carcere. Il procuratore Ambrogio Cartosio ha detto: “La superstite, la figlia primogenita ha partecipato alle torture dei riti di purificazione. Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza”. E con voce provata ha aggiunto: “È una terribile tragedia. Quando ci siamo trovati lì è stato uno strazio. Vedere i corpi in quelle condizioni è stato un dramma. Non c’è alcun motivo di enfatizzare quanto è successo”.
Il procuratore di Termini Imerese ha parlato di Miriam, la figlia superstite adesso indagata. “La figlia ha dato il suo contributo per conoscere la verità. Quello che posso dire è che non è una ragazza qualunque, non è di una comune intelligenza e di una comune sensibilità”. Così Ambrogio Cartosio, procuratore di Termini Imerese, parlando della figlia 17enne di Giovanni Barreca, sfuggita alla strage in cui sono stati uccisi la madre, Antonella Salamone, e i fratelli Kevin ed Emanuel.
“I riti di esorcismo e le torture – ha detto ancora il procuratore -, nella casa di Altavilla dove vivevano Giovanni Barreca, Antonella Salamone e i tre figli, duravano da circa un mese. Sembra che la partecipazione alle torture sia stata corale, l’unica che mi sento di escludere è la madre”.