Altofonte in “zona arancione”: il sindaco chiude le scuole
Ad Altofonte ancora DAD per una settimana, sospese anche le attività ludiche e religiose all’aperto
Altofonte da oggi è in zona arancione a causa del vertiginoso aumento di nuovi casi positivi al covid e il sindaco Angela De Luca, come dispone un’ordinanza del presidente della Regione siciliana, chiude le scuole fino a venerdì 21 gennaio.
Nel dettaglio, in via precauzionale e prudenziale, il sindaco ordina:
1. La sospensione delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole pubbliche e private dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, con decorrenza da lunedì 17 gennaio 2022 fino a venerdì 21 gennaio 2022, autorizzando il Dirigente Scolastico, secondo le proprie competenze, a porre in essere le idonee iniziative finalizzate a garantire la continuità scolastica durante il periodo di sospensione;
2. La sospensione delle attività dei centri socio-ricreativi, con decorrenza da lunedi 17 gennaio 2022 fino a venerdì 21 gennaio 2022;
3. L’annullamento, con decorrenza da lunedì 17 gennaio 2022 fino a venerdì 21 gennaio 2022, di ogni manifestazione civile o religiosa dove vi sia la concreta possibilità che si crei un assembramento di partecipanti.
LE PAROLE DEL SINDACO
“Speravo di sbagliarmi quando la scorsa settimana ho emesso l’ordinanza per evitare la didattica in presenza per i nostri istituti scolastici”. Così De Luca tramite un post sul proprio profilo Facebook. “Ma purtroppo a distanza di sette giorni ho appena ricevuto la comunicazione ufficiale dell’ASP che richiede per il nostro comune la dichiarazione in zona arancione.
Speravo di sbagliarmi perché è certo che la scuola sia il posto più sicuro dove mandare i nostri figli. Speravo di sbagliarmi perché la scuola permette ai ragazzi di istruirsi, crescere e socializzare, speravo di sbagliarmi perché la DAD è una tortura per i bambini ed anche per i genitori. Purtroppo in questo momento la situazione ad Altofonte non ci dà serenità. A malincuore, ho emesso una nuova ordinanza per proseguire con la didattica a distanza per un’altra settimana”.