Come annunciato in occasione del sit-in in via Roccazzo l’11 marzo, i sindacati di Amat si preparano alla mobilitazione. “Anche oggi sono i lavoratori a chiedere scusa ai cittadini, perché anche oggi dall’autoparco sono usciti solamente 90 bus. Il Comune di Palermo dovrebbe garantirne 196 mezzi attraverso la sua partecipata Amat col contratto di servizio vigente, ma a causa della continua mancanza di autisti purtroppo girano per la quinta città d’Italia solo 90 mezzi suddivisi su 55 linee. Vale a dire due o un bus per linea”. Cosi si legge in una nota di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti.
Le sigle sindacali annunciano, quindi, le prossime iniziative di mobilitazione del personale della partecipata del Comune. Domani, 15 marzo, dalle ore 9.30 fino alle 11.30 e nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30, si terrà l’assemblea dei lavoratori. Giovedì 17 marzo sarà, invece, la volta di un sit-in, a partire dalle ore 10, davanti a Palazzo delle Aquile, in piazza Pretoria.
“Di tanto disastro, cioè il servizio carente offerto ai cittadini palermitani, sembra non interessarsene nessuno”. Così affermano Franco Mineo (Filt Cgil), Salvatore Girgenti (Fit Cisl), Franco Trupia (Uil Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti).
“Di tanto in tanto giungono promesse di acquisto di nuovi bus; ci chiediamo a che servono o serviranno se non ci sono gli autisti a guidarli. Il balletto fra il socio Comune di Palermo e il Consiglio di Amministrazione dell’Amat, intanto, prosegue da oltre tre anni attorno a un rimpallo di responsabilità. Nonostante le nostre ripetute rimostranze agli interlocutori, il servizio offerto alla città è stato messo all’ultimo nel novero delle priorità: altro che mobilità sostenibile!”.
“L’azienda intanto è stanca e sfinita dai contenziosi non ancora sanati per la questione tasse, che complica l’approvazione del bilancio – spiega la nota dei sindacati -. Proprio a causa di tale strumento non approvato ancora dal Comune, che si trincerano, secondo il CdA Amat, i motivi ostativi del blocco delle assunzioni che potrebbero ridare alla città quel minimo e già risicato servizio, e garantire condizioni sufficienti di sicurezza agli autisti”.
Nei giorni scorsi, Amat ha deciso di non rinnovare il contratto agli autisti interinali scaduto a fine febbraio. Per cercare di rendere minimi i disagi arrecati ai cittadini, l’azienda ha deciso di ricorrere ad Addetti esercizio, che solitamente si occupano di organizzare il servizio, quali autisti dei mezzi. Stessa sorte per alcuni conducenti dei tram, che sarebbero stati spostati a guidare gli autobus.
Speranze si riponevano nell’incontro tra i vertici dell’azienda tenutosi giovedì scorso nella sede di via Roccazzo, ma il CdA non ha dato il via libera per procedere con le assunzioni degli idonei del concorso indetto nel 2019. Il presidente Michele Cimino non vuole avviare le assunzioni senza avere nero su bianco l’approvazione del bilancio da parte del CdA, composto anche dal socio unico, il Comune di Palermo. Quest’ultimo, come confermato dallo stesso Cimino, vuole approfondire la questione del bilancio. Ci sarà in seguito un nuovo consiglio, previsto per il prossimo 24 marzo.
“C’è una delibera del Comune che ha dato l’ok al concorso ed al piano di risanamento, quindi l’Amat può già adesso assumere”. Così ha spiegato l’assessore alla Mobilità Giusto Catania a Palermo Live. “Dal CdA di oggi, però, l’azienda ha manifestato la sua intenzione di iniziare le assunzioni solo dopo l’approvazione del bilancio. Una scelta legittima, le assunzioni però non dipendono dal Comune di Palermo. Per noi si può procedere. Il 24 marzo ci sarà un nuovo Cda per l’approvazione definitiva del bilanci”.
In occasione dell’incontro, un gruppo di 50 persone, tutti idonei al concorso per autisti di Amat, avevano fatto sentire la loro voce mediante un sit-in. “Noi siamo pronti ad iniziare a lavorare, considerando anche la carenza del personale – afferma un membro del gruppo -. Siamo in attesa di notizie certe, non vogliamo che le assunzioni avvengano in periodo di elezioni per non essere appetibili ai politici di turno. Il problema del personale è risolvibile subito”.
Al sit-in previsto per giovedì mattina, gli idonei al concorso per Amat saranno nuovamente presenti.