Amministrative 2022, Lagalla sulla sua candidatura: “Un atto di rispetto per i palermitani”

A distanza di una settimana il quasi ex Assessore all’Istruzione e alla Formazione ha commentato i motivi e i piani per la sua candidatura a sindaco di Palermo

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È uno dei candidati alla figura di Sindaco di Palermo nelle prossime elezioni in primavera, Roberto Lagalla è pronto a fine marzo a lasciare il suo ruolo di Assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale e dedicarsi al futuro del capoluogo. “Ho deciso di dare le mie dimissioni d’assessore perché reputo incompatibile ricoprire il mio ruolo ed allo stesso tempo competere alla candidatura a Sindaco di Palermo“. Così Roberto Lagalla, intervenuto in collegamento telefonico durante la trasmissione radiofonica “La Carovana del Mattino” condotta da Vincenzo Canzone su Prima Radio.

Qualche giorno fa l’annuncio ufficiale. Una decisione che ha solo un motivo, ovvero l’affetto per Palermo. “La conferenza stampa credo abbia rivelato a pieno il mio stato d’animo e il mio disegno, che vuole essere un atto di rispetto per i palermitani, d’amore per la città, e una presa di distanza dagli ultimi sviluppi della politica. La mia faccia per Palermo“.

Al momento la figura di Lagalla vede poco l’appoggio da parte delle coalizioni. “Innegabile che la politica si fa con i numeri – afferma -, ma essa è anche testimonianza di impegno e di lavoro soprattutto quando si debba andare verso un’elezione a sindaco. Sono stato messo alla prova in diverse situazione che hanno riguardato la nostra Regione, dalla sanità all’Università di Palermo e credo di aver fatto del mio meglio”.

CONFRONTO CON I CITTADINI

Ai cittadini palermitani ho detto: io ci sono. Ho già incontrato gruppi di persone, gruppi civici e associazioni. Abbiamo parlato del futuro della città. È normale criticare chi è in uscita; per me Orlando ha già staccato la spina da qualche anno, ma è innegabile che nel tempo abbia migliorato Palermo in alcuni aspetti, soprattutto eliminando in parte lo stereotipo della mafia  affiancato sempre al nome del capoluogo“.

Lagalla da sindaco ha già in mente come iniziare fase di riqualificazione della città. “I primi cento giorni devono essere di studio. Occorre non farsi prendere dalla frenesia del cambiamento, ma bisogna studiare le carte ed i programmi. Nelle prime settimane bisognerà ripristinare la fiducia dei cittadini nell’amministrazione che ha il compito di assicurare i servizi principali alla cittadinanza. Palermo ha bisogno di un profondo processo di riqualificazione attraverso una profonda scala di differenze