“E pensare che c’era Giorgio Gaber”: è il titolo dello spettacolo del giornalista Andrea Scanzi dedicato al cantautore milanese che fa tappa in Sicilia alla fine del mese di agosto.
Un sentimento di ammirazione profonda che nasce negli anni dell’adolescenza, precisamente in occasione di un concerto a Fiesole al quale assistette insieme al padre.
All’epoca diciassettenne, il giovanissimo Andrea apprezza immediatamente l’artista e la sua presenza scenica.
E rimane affascinato anche dalla formula del teatro -canzone, lanciata proprio da Giorgio Gaber e da Sandro Luporini all’inizio degli anni settanta.
Un’ alternanza tra monologhi e musica che rese unici i loro spettacoli.
Il concerto a Fiesole fu solo l’avvio di un rapporto evolutosi in una conoscenza più profonda e, infine, in una vera e propria amicizia.
Tenere viva la memoria di Giorgio Gaber è, per stessa ammissione di Andrea Scanzi, la “missione” dello spettacolo che porta in giro con successo per l’Italia da dieci anni.
Un consenso legato sia all’indubbio carisma del giornalista de Il fatto quotidiano che alla voglia di approcciare o riscoprire un autentico mito.
Un uomo che, nella quotidianità, era gentile e garbato e, come molti comici, riservato e schivo.
Una dimensione lontana dall’artista provocatore che preferiva seminare dubbi nel pubblico, pronunciando anche frasi scomode.
Primo appuntamento con lo spettacolo dedicato al grande artista milanese giovedì 26 agosto, presso l’Arena delle rose a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani.
Il giorno successivo, venerdì 27 agosto, Andrea Scanzi sarà al Teatro Costabianca di Realmonte, in provincia di Agrigento.
La serata conclusiva, sabato 28 agosto, si terrà presso l’Anfiteatro “Falcone Borsellino” di Zafferana Etnea, in provincia di Catania.
Per acquistare i biglietti, basta andare su http://bit.ly/Gaber_Scanzi_Castellammare, http://bit.ly/Gaber_Scanzi_Realmonte e http://bit.ly/Gaber_Scanzi_Zafferana.
Lo spettacolo avrà inizio alle 21:30, invariabilmente.
In tema di uomini indimenticabili, non può mancare un pensiero affettuoso rivolto a un altro gigante, recentemente scomparso.
Gino Strada, “uno dei più grandi italiani contemporanei e di sempre, uno degli uomini più straordinari del nostro tempo sbandato”, secondo il giornalista.
“Persona e medico -così lo ricorda – di immenso coraggio, profonda coerenza, spessore e umanità senza eguali”.
“Non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente come nel caso di Giorgio Gaber – puntualizza – e mi manca poter affermare di averlo frequentato ed essergli stato amico”.
Anche in questo caso, è fortissima la volontà di perpetuarne la memoria.
Un ricordo che, di certo, la figlia e i colleghi sapranno far germogliare attraverso Emergency, ma non basta.
Nei giorni scorsi Andrea Scanzi, dalle pagine di facebook, aveva lanciato un appello affinchè, nel giro di un anno, tutte le città italiane abbiano una via, una piazza o una scuola dedicate a Gino Strada.
Un gesto bello e doveroso già concretizzatosi a Pontedera, in provincia di Pisa, sebbene ancora in via ufficiosa perché intitolare strade e luoghi richiede molto tempo e burocrazia.