Gli anestesisti sulla quarta ondata Covid: “E’ vicina ma sarà diversa”

Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani: “Fondamentale in tal senso vaccinarsi”

zona gialla

Nurse Franziska Strauss documents the treatment steps next to the bed of a Covid-19 patient at the intensive care unit of the University Hospital in Greifswald . Covid-19 patients have been treated at the University Hospital since the beginning of the pandemic. (Jens Buettner/dpa via AP)

“Oggi in terapia intensiva c’è un drastico calo delle fasce d’età più anziani, grazie ai vaccini. Infatti oltre l’85% di chi rischia di andare in rianimazione è non vaccinato o ha fatto una sola dose a breve distanza dal contagio. Ci troviamo anche in Italia di fronte al piede iniziale di una quarta ondata della pandemia da Covid 19.” Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Alessandro Vergallo Presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac). Lo ha fatto commentando l’aumento dei casi Covid.

VACCINO FONDAMENTALE

“Quest’ultima ondata sarà diversa dalle altre che abbiamo vissuto soprattutto perché abbiamo vaccinato la metà degli italiani e di questo dobbiamo tenerne conto. Ma non sappiamo quanto la diffusione delle varianti potrà oltrepassare il fattore protettivo dato dai vaccini. I primi dati – conclude – sembrano dirci che ad un aumento dei contagi non corrisponde in maniera esponenziale, come accaduto in passato, dei ricoveri in terapia intensiva”.