Anniversario uccisione sindaco Insalaco, il ricordo di Orlando
“A nome dell’intera città ho espresso ai familiari la gratitudine e la profonda ammirazione della città di Palermo per Giuseppe Insalaco che con le sue scelte ha fatto esplodere tute le criticità e mostrato il volto criminale del sistema di potere politico-affaristico-mafioso”. Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando che stamattina ha ricordato Insalaco in via Cesareo davanti la lapide che ne fa memoria.
12 GENNAIO 1988: L’OMICIDIO
Il “Sindaco dei cento giorni” fu assassinato a soli 46 anni, nella sua automobile il 12 gennaio 1988. Due ragazzi su una vespa si avvicinarono alla sua auto in via Cesareo e spararono cinque colpi di pistola, quattro dei quali andarono a segno tappandogli per sempre la bocca. Identificati e condannati quali componenti del commando: Nino Galliano, Domenico Guglielmini e Domenico Ganci. Confermati in Cassazione, 17 dicembre 2001, gli ergastoli per Domenico Ganci e Domenico Guglielmini.
“INSALACO COMBATTEVA LE ISTITUZIONI COLLUSE CON LA MAFIA”
“La sua fredda e brutale uccisione – ha aggiunto Orlando – è la conferma di come avesse colpito nel cuore un sistema che poi sarebbe stato certamente contrastato e distrutto evitando che Palermo fosse oggi come purtroppo era in quegli anni governata dalla mafia che aveva il volto anche delle istituzioni. Insalaco è apparso eversivo perché combatteva le istituzioni colluse con la mafia”. Orlando consegnerà ai familiari la medaglia ufficiale della città con la dicitura “in memoria e con gratitudine” a ricordo di questo sacrificio.