Arriva anche in Italia la pillola anti Covid: chi può assumerla e quanto costa
La guida sulla prima pillola anti Covid approvata dall’Aifa. Il medicinale orale ostacola la riproduzione del virus nell’organismo. A chi è destinato
Sbarca anche in Italia la pillola anti Covid: da oggi 4 gennaio è disponibile il primo farmaco di questo tipo contro la malattia, autorizzato da Aifa. Quindi la struttura commissariale può iniziare a distribuire alle Regioni l’antivirale anti Covid. Ecco una guida sulla nuova terapia domiciliare. L’antivirale prodotto da MSD, Merck Sharp & Dohme, si chiama Molnupiravir, anche se il nome comune con cui si troverà in commercio è Lagevrio. Secondo i test effettuati durante gli ultimi dodici mesi, il medicinale dovrebbe prevenire oltre il 30% dei casi gravi e dei ricoveri tra coloro che risultano positivi al virus: questo però nel caso in cui il farmaco venga assunto subito dopo l’avvenuto contagio.
CHI PUÒ ASSUMERLO, QUANDO, E QUANTO COSTA
Molnupiravir sarà riservato ai pazienti sopra ai 18 anni di età, con fattori di rischio che fanno presagire un aggravamento. La prima pillola va assunta entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, altrimenti il suo utilizzo rischia di diventare inutile. Il suo ruolo infatti è ostacolare la replicazione del virus nell’organismo, che avviene nelle prime fasi dell’infezione. L’Aifa ha spiegato che Il farmaco “produce alterazioni del materiale genetico (Rna) del virus durante la replicazione, in modo da renderlo incapace di moltiplicarsi. Si prevede che in tal modo si riesca a ridurre la necessità di un ricovero ospedaliero dei pazienti che contraggono anche le nuove varianti del Covid-19”.
La durata del trattamento è fissata a 5 giorni. L’assunzione di Molnupiravir consiste nell’ingestione di 4 compresse per 2 volte al giorno. Sul mercato americano il costo di un ciclo è di circa 700 dollari, che equivalgono a poco più di 615 euro. Il farmaco sarà distribuito alle Regioni da oggi, 4 gennaio, da parte della struttura commissariale del generale Figliuolo. Tutti i pazienti che lo assumeranno
saranno iscritti in un apposito registro di monitoraggio per verificarne gli effetti a breve e a lungo termine.