Ascoli – Palermo, le pagelle: fa tutto super Brunori, Mateju fa “paura”
Tanta sofferenza, ma anche tanti spunti positivi per questo Palermo “forza otto”. La certezza è capitan Brunori. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:
ASCOLI: Leali 5; Simic 4,5, Botteghin (c) 5, Quaranta 6; Adjapong 6 (dall’84’ Iungoyi sv), Collocolo 5, Buchel 5,5 (dall’84’ Mendes sv), Proia 6, Falasco 6; Ciciretti 5 (dal 62′ Dionisi 6 – dall’88’ Re sv), Gondo 5 (dal 62′ Forte 6,5). All. Bucchi.
PALERMO: Pigliacelli 6; Mateju 4, Nedelcearu 6, Marconi 6; Valente 6,5 (dall’87’ Orihuela sv), Segre 6 (dal 75′ Verre 6), Damiani 7 (dal 74′ Broh 6), Saric 5, Sala 5,5; Brunori (c) 8 (dall’87’ Soleri sv), Di Mariano 6,5 (dal 67′ Tutino 6). All. Corini.
I MIGLIORI DEL PALERMO
Brunori: Un controllo sopraffino con ciabattata “di classe” e una bella conclusione con deviazione valgono l’1-2 del Palermo. Capitan Brunori continua la scalata verso la vetta dei capocannonieri di B consolidando sempre di più la sua leadership a quota 12 gol stagionali. Difficile chiedergli di più, eppure oggi avrebbe potuto bucare Leali in più di un’occasione, rigore in primis (terzo rigore sbagliato in questa stagione). Il raddoppio parla da solo, anche se influisce la deviazione di Simic. Giocatore di altra categoria per un Palermo che adesso sogna, legittimamente, in grande.
Damiani: Parte con il freno a mano, ma pian piano guadagna confidenza con la partita. Il suo lancio per il gol di Brunori vale, da solo, una sufficienza piena. Il giovane mediano rosanero gioca con carattere e personalità gestendo al meglio le tantissime palle giocate sull’asse centrale. Il centrocampo è in grossa emergenza numerica, ma Corini può dormire sogni (un po’ più) tranquilli.
I PEGGIORI DEL PALERMO
Mateju: Prestazione pessima, alleggerita dal rigore non concesso per un contrasto pericolosissimo con Dionisi in area rosanero. Sbaglia quasi tutto quello si può sbagliare in una partita giocata contro avversari non irresistibili, ma dotati di un attacco esperto e cattivo. Spiace dirlo, ma anche oggi si conferma l’anello debole di un Palermo in grande crescita.