La Cassazione responsabilizza i figli maggiorenni introducendo nuovi orientamenti
Il figlio maggiorenne, non economicamente indipendente, non ha sempre diritto all’assegno di mantenimento da parte di genitori: vediamo alcuni casi
Il figlio maggiorenne, non economicamente indipendente, non ha sempre diritto all’assegno di mantenimento da parte di genitori.
Secondo la giurisprudenza dominante se lo stesso decide di iscriversi all’università deve impegnarsi nello studio costantemente riportando risultati concreti, in caso contrario non avrà più diritto ad essere mantenuto dai genitori; così come se decide di non continuare gli studi deve dare prova di cercare attivamente un lavoro, sottoponendosi a colloqui, partecipando a corsi di formazione.
Il diritto al mantenimento in favore del figlio maggiorenne, non economicamente indipendente, viene meno anche nel caso in cui quest’ultimo, assunto con un contratto di lavoro anche part time e a tempo determinato, perda il lavoro.
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 40282/2021 ritiene che il solo fatto che il figlio maggiorenne abbia dimostrato capacità di inserimento nel mondo del lavoro costituisce condizione di decadenza dal diritto di percepire l’assegno di mantenimento da parte di genitori. Questo principio è valevole anche per il laureato in medicina nel momento in cui entra nella scuola di specializzazione,
