Astrazeneca: sarebbe stata scoperta la causa dei coaguli di sangue
Grazie a questa scoperta, ora per i coaguli di sangue potrebbe essere possibile utilizzare un trattamento mirato
In Germania un gruppo di ricercatori avrebbe scoperto la causa dei coaguli di sangue riscontrati in un piccolo numero di destinatari del vaccino AstraZeneca. Sono questi i risultati di una ricerca condotta dai medici dell’ospedale universitario tedesco di Greifswald. Ha provveduto a diffondere la notizia la radio pubblica tedesca Deutsche Welle. Secondo gli scienziati, il siero attiverebbe le piastrine, che potrebbero portare a coaguli di sangue nel cervello. In tutti i campioni esaminati, i problemi si sono verificati tra il quinto e il quattordicesimo giorno dopo la somministrazione.
RARA TROMBOSI CEREBRALE
Secondo quanto annunciato, i ricercatori di Greifswald, nel nord-est del Meclemburgo-Pomerania occidentale, avrebbero scoperto la causa delle trombosi venose cerebrali che potrebbero insorgere dopo la vaccinazione con il siero AstraZeneca, e che hanno indotto alla sua sospensione temporanea. L’indagine avrebbe mostrato come il vaccino abbia causato una rara trombosi cerebrale in un ristretto numero di pazienti. Ciò significa che in questi casi potrebbe essere possibile offrire un trattamento mirato, utilizzando un farmaco comune.
NON È POSSIBILE UN TRATTAMENTO PREVENTIVO
I ricercatori hanno sottolineato che il trattamento sarebbe possibile solo nei pazienti in cui compaiono coaguli di sangue, piuttosto che come trattamento preventivo. C’è da dire che ancora nessuna rivista scientifica ha pubblicato questi risultati di Greifswald, e quindi gli esperti indipendenti non hanno potuto esaminarli. Comunque l’Istituto tedesco Paul-Ehrlich sta esaminando ora il lavoro degli scienziati, e queste informazioni sono state condivise con gli ospedali di tutta Europa.
I SINTOMI CHE COMPAIONO DOPO LA VACCINAZIONE
Per quanto riguarda i sintomi che possono insorgere dopo la vaccinazione, come mal di testa continuo, vertigini o disturbi della vista che a volte possono durare più di tre giorni, l’Associazione di ricerca tedesca per la trombosi e l’emostasi ha spiegato che si attendono ulteriori controlli e sono richiesti ulteriori controlli medici.