Automobilismo, Trento – Bondone: il cerdese Riolo terzo assoluto al suo esordio

Trento – Bondone

Si è corsa nel fine settimana del 2 e 3 luglio la settantunesima edizione della cronoscalata Trento – Bondone, valida per il campionato FIA Historic Hill Climb Championship.

La più antica e lunga gara in salita, con i suoi 17,3 km con un dislivello di 1350 metri, ha visto per la prima volta tra i suoi protagonisti il pilota cerdese Totò Riolo che torna a casa con la vittoria del terzo raggruppamento e il terzo posto assoluto.

A vincere la gara europea nella categoria auto storiche è Piero Lottini su Osella Pa 9/90 con il tempo di 11’33. 841, seguito dalla BMW M3 di Maurizio Visintainer con un distacco di 6. 814. A chiudere il podio è proprio il portacolori siciliano Totò Riolo che con la sua Porsche 911 SC ferma il cronometro a 11’51. 804 precedendo l’altra Porsche Carrera RS di 0.187 secondi.

Un pizzico di sfortuna ha colpito Totò Riolo negli ultimi tre chilometri di gara: i freni della vettura tedesca hanno dato qualche preoccupazione in più a causa di una eccessiva usura. Il pilota è comunque soddisfatto e felice della prestazione in gara e della vettura preparata da KAA Racing.

Sul podio della gara nazionale ACI Historic sono saliti Umberto Pizzato su Porsche 911 RSR con il tempo di 12’09. 662 che precede di 31.881 la FIAT X1/9 di Denny Zardo e Daniele Negrente su BMW M3 a 43. 759 dal vincitore.

Ma la Trento – Bondone ha visto anche le auto moderne sfrecciare sull’asfalto. Nella gara valida per il campionato europeo la vittoria è stata conquistata con il tempo di 9’24.627 da Christian Merli su Osella FA 30, stessa vettura per il secondo qualificato Diego Degasperi che chiude la sua prestazione con il tempo di 9’36.209. A chiudere il podio Achille Lombardi
su Osella PA 2000 a 13.210 di distacco dal primo classificato.

La gara riservata ai piloti del Campionato Italiano Velocità Montagna è stata dominata per la dodicesima volta in carriera da Simone Faggioli su Norma M20 FC con un tempo incredibile di 9’04.649, dietro di lui Merli e Degasperi.

Articolo a cura di Mirko Valenti

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