Avviso 22 Regione Siciliana, solo 170 assunti su oltre 1700 tirocinanti: “30 milioni sprecati”

Il portavoce dei tirocinanti, Oreste Lauria: “Alla fine del tirocinio siamo stati sfruttati come lavoratori e mandati a casa come disoccupati”

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Torna alla ribalta la vicenda dei tirocinanti dell’Avviso 22 della Regione Siciliana. Mentre una parte da tempo lotta per riuscire ad ottenere gli emolumenti dovuti dopo lo stage – non ancora erogati, dopo tre anni – i dati sull’esito del progetto sono più che impietosi. Su 1.741 tirocinanti, infatti, solo 170 risultano oggi assunti con varie tipologie di contratto.  Nove su dieci, in pratica, si trovano senza lavoro e la maggior parte percepisce il reddito di cittadinanza.

Avviso 22, i tirocinanti: “30 milioni sprecati”

“La Regione Siciliana ha chiesto alla comunità europea i fondi per l’Avviso 22, denaro pubblico che non ha portato un risultato positivo per l’occupazione. Dopo ben tre anni, ancora oggi 300 tirocinanti non hanno ricevuto nessun pagamento. Gli invisibili dell’Avviso 22”. Così commenta Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti.

“Adesso si avvii un’indagine condotta dalla Commissione Europea – prosegue -. È stata presentata l’interrogazione parlamentare d’inchiesta a Bruxelles sui fondi europei del progetto dell’Avviso 22, sprecati 30 milioni di euro per inserire nel mondo del lavoro solamente 170 tirocinanti, assunti con varie tipologie di contratti, su 1.741”.

“Intanto sono arrivati altri fondi europei in Sicilia richiesti alla comunità europea per nuovi bandi regionali Garanzia giovani 2, Avviso 33 e del PNRR delle politiche attive del lavoro, ma il meccanismo rimane sempre lo stesso: liquidato un tirocinante dopo sei mesi, prenderne un altro in carico. A beneficiare di una manodopera a costo zero sono quasi sempre si presume le stesse aziende, imprese, enti pubblici e privati”.

Un’indagine sull’uso dei fondi Ue 

Sulla vicenda sono recentemente intervenuti gli europarlamentari Ignazio Corrao, gruppo Greens EFA, e Tiziana Beghin, capo delegazione in Europa per il M5S, nonché i deputati regionali Roberta Schillaci e Nuccio di Paola (M5S).

“L’Avviso 22 – scrive in una nota Corrao – ha calpestato i sogni e i diritti di oltre 1700 giovani in Sicilia e dimostrato come i fondi Ue per l’inserimento lavorativo vengano in realtà usati per lo sfruttamento lavorativo. Un sistema diabolico. La Commissione avvii immediatamente un’indagine sull’uso dei fondi Ue che garantiscono manodopera a costo zero senza alcuna tutela dei diritti dei giovani”. Corrao ha presentato un’interrogazione alla quale dovrà rispondere Bruxelles.

Anche la capodelegazione del M5S al parlamento europeo, Tiziana Beghin, ha predisposto un’interrogazione alla Commissione “per capire se ciò non configuri una violazione delle normativa comunitaria”.

“Questo sistema – si legge in una nota di Roberta Schillaci e Nuccio Di Paola – va completamente riformato, Schifani non faccia gli stessi sbagli di Musumeci. Per una volta in Sicilia si faccia tesoro degli errori commessi”. “Questi tirocini – aggiunge Schillaci – sono risultati delle beffe per le persone che ne hanno usufruito, perché spesso i tirocinanti hanno affrontato anche delle spese per arrivare sul posto di lavoro per poi non ricevere né il rimborso spese né lo stesso emolumento, come nel caso dell’Avviso 22. Per i futuri tirocini serve una commissione che ne verifichi la correttezza”.

“Devono essere inseriti – conclude – dei paletti all’interno dei bandi che prevedano, ad esempio, di impedire alle aziende che hanno usufruito di tirocinanti senza poi assumerli, di partecipare a successivi reclutamenti. Occorrerebbe inoltre selezionare le aziende sulla base delle reali potenzialità che queste hanno di garantire una prospettiva di lavoro”.

Avviso 22: “Sfruttati come lavoratori, mandati a casa come disoccupati”

“Come ex lavoratori e siciliani viviamo una condizione di disagio dopo essere tati usati unicamente per favorire un lavoro sottopagato”. Così prosegue ancora Oreste Lauria, portavoce dei tirocinanti dell’Avviso 22. “Le istituzioni della politica regionale devono adesso affrontare la realtà mettendo in atto misure che favoriscano realmente l’occupazione”.

“Vogliamo che si rafforzino le politiche attive del lavoro creando nuovi strumenti efficaci, ponendo fine alle obsolete formule degli Avvisi regionali nati solamente per favorire le aziende pubbliche e private creando manodopera a costo zero. Alla fine del tirocinio siamo stati sfruttati come lavoratori e mandati a casa come disoccupati. Siamo costretti, almeno chi può, a percepire il reddito di cittadinanza per mandare avanti la famiglia. Siamo costretti a sopravvivere di assistenzialismo senza vedere una soluzione lavorativa nel nostro futuro”.

“L’Avviso 22 della Regione Siciliana è stato un flop nel suo intento primario, cioè il futuro inserimento lavorativo e stato per il 10% e sono andati sprecati 30 milioni di Euro predisposti dalla Comunità europea per le politiche del lavoro.
Oltre al danno di esser stati sfruttati rimanendo alla fine disoccupati, si aggiunge la beffa. Grazie a queste misure si favoriranno solo le imprese che beneficeranno di manodopera sottopagata dalla Regione Siciliana senza prevedere una sicura e stabile occupazione futura”

“Aspettiamo fiduciosi di avere una risposta dalla Commissione parlamentare europea e venga fatta finalmente chiarezza qualora ci fossero favoritismi. E venga fatta giustizia”.

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