Beni culturali siciliani, in arrivo oltre cento milioni di euro per il restauro

Il provvedimento del governo regionale consentirà anche la realizzazione di un sistema antintrusione centralizzato a tutela dei Musei e dei Parchi archeologici isolani

L'antica dimora reale dei Borbone delle Due Sicilie, nota come Palazzina Cinese

I beni culturali siciliani beneficeranno di oltre cento milioni di euro.
Lo ha deciso il governo regionale guidato da Nello Musumeci su proposta dell’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana Alberto Samonà.
Il provvedimento consentirà il restauro di importanti elementi del patrimonio storico e monumentale in tutte le nove province dell’isola.
Grazie alle risorse messe a disposizione, inoltre, sarà possibile finanziare diversi cantieri di scavo archeologico.
L’ammontare complessivo è di centotré milioni di euro: i fondi rientrano nel Piano Sviluppo e Coesione 2021/2027.
Garantita, dunque, la copertura economica di circa cinquanta interventi messi a punto dal Dipartimento dei Beni Culturali, diretto da Calogero Franco Fazio.
Fra le opere più importanti, la realizzazione di un sistema antintrusione centralizzato a tutela dei Musei e dei Parchi archeologici siciliani, per sette milioni di euro.

GLI INTERVENTI NELLA SICILIA ORIENTALE

Nella provincia ragusana, via alle opere di consolidamento e restauro nel complesso rupestre di Chiafura, per un finanziamento complessivo di otto milioni.
Particolarmente significativo, anche il contributo di tre milioni e seicento mila euro destinato al progetto della Soprintendenza di Ragusa per il Duomo di San Giorgio a Modica.
Nella vicina Siracusa, gli interventi di efficientamento energetico e impiantistico e per la realizzazione di una biblioteca a Villa Landolina, all’interno del Parco storico del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi”.
L’importo è di un milione di euro.
La stessa cifra che, nella provincia aretusea, sarà impiegata per  il progetto di consolidamento e restauro del Tempio di Apollo.
Ben due milioni e trecentomila euro, invece, serviranno per finanziare la messa a nuovo delle torri del Castello Maniace, a cura della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa.
Importanti novità anche per la Cattedrale di Catania.
Grazie a un finanziamento di oltre un milione e quattrocentomila euro, infatti, si procederà al restauro della parte superiore del transetto, delle torri medievali e della copertura delle absidi.

La Cattedrale di Catania, tra i beni monumentali destinatari dei finanziamenti

Sempre nella Sicilia orientale, una delle opere più importanti riguarda, inoltre,  la riqualificazione e la valorizzazione della Real Cittadella di Messina per oltre diciassette milioni di euro.
Un progetto complessivo su cui si è impegnato in prima persona il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
Diventerà realtà dunque, uno dei sogni di Franz Riccobono, il noto studioso messinese scomparso nei mesi scorsi.
A Tusa, inoltre, grazie a un milione e mezzo di euro, saranno effettuati gli scavi archeologici per portare in luce il teatro ellenistico nell’area di Halaesa Arconidea.
Nella provincia messinese, inoltre, è in programma  l’intervento di valorizzazione e fruibilità del patrimonio culturale sottomarino delle Isole Eolie a cura della Soprintendenza del Mare, per un importo di ottocentocinquantamila euro.

I RESTAURI TRA PALERMO E TRAPANI

Tre sono gli interventi previsti nella Sicilia occidentale, tra Palermo e Trapani.
Nel capoluogo siciliano, un finanziamento di cinquecentomila euro permetterà il completamento del restauro di Villa Raffo, una dimora aristocratica di campagna del diciottesimo secolo, ubicata nel fondo Raffo nel quartiere Zen.
Nuovo look in vista anche per la Real Casina Cinese: due progetti per opere di restauro pari a due milioni di euro.
A Erice, in provincia di Trapani, previsto il completamento dei restauri del Tempio della Venere Ericina per un costo complessivo di un milione e ottocentomila euro.

CANTIERI APERTI NEL CENTRO DELLA SICILIA

Importanti novità anche per le province di Caltanissetta, Enna e Agrigento.
Nel territorio nisseno, si prevedono interventi di messa in sicurezza del sito del Museo delle Solfare di Trabia Tallarita, fra Sommatino e Riesi.
Il progetto, a cura del Parco archeologico di Gela, beneficerà di cinque milioni e trecentomila euro.
Nell’ennese, invece, si procederà al completamento dei restauri della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina.
Per un importo complessivo di oltre tre milioni e trecentomila euro, saranno effettuati alcuni interventi sui mosaici e sulle superfici dorate.
Due i siti interessati nella provincia di Agrigento.
Si tratta, nello specifico, della Villa Romana di Realmonte e dell’area archeologica di Eraclea Minoa.
Per il restauro e la valorizzazione della prima, ci sono due milioni e mezzo in arrivo.
Per  completare le indagini e i cantieri di scavo del teatro dell’antica Akragas , invece, un milione di euro.

L’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà

LE OSSERVAZIONI DELL’ ASSESSORE 

“Grazie agli interventi – spiega Alberto Samonà –  sarà possibile restaurare importanti testimonianze del nostro patrimonio culturale”.
“E realizzare – aggiunge il titolare dei Beni culturali – opere indispensabili per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei luoghi della cultura della nostra Sicilia”.
“Prendersene cura – sottolinea –  vuol dire guardare al futuro della nostra terra”.
“Così si creano le condizioni favorevoli ai territori – conclude – per lo sviluppo, anche economico, fondato sull’identità e sulla storia plurimillenaria dell’isola”.