Il presidente americano Joe Biden, a Bruxelles per i vertici di G7, Nato e Europa, nel corso della sua conferenza stampa di ieri pomeriggio ha parlato di importanti e attuali argomenti. Ed ha anche avvertito la Russia che se dovesse usare armi chimiche in Ucraina ci sarà una risposta. «Putin non pensava che avremmo avuto tale coesione tra alleati ─ ha detto il capo della Casa Bianca ─. La Nato è più unita che mai», ha inoltre chiarito, confermando che il fianco orientale dell’Alleanza verrà ulteriormente rafforzato con altre truppe.
Poi a Biden è stata fatta la domanda più delicata, quella sull’uso delle armi chimiche, come ventilato dagli ucraini. Infatti c’è il serio timore che l’invasore possa ricorrere davvero a questa opzione. La risposta del presidente americano è stato perentoria: «Se ci saranno attacchi chimici risponderemo. E la natura della risposta dipenderà dalla natura dell’attacco». Ribadendo: «Il tipo di risposta dipenderà dalla natura dell’uso». Inoltre si è detto favorevole all’esclusione della Russia dal G20. E ha confermato che gli Stati Uniti sono impegnati nella fornitura all’Ucraina di 2 miliardi di dollari in armi e “un miliardo di aiuti umanitari”.
«Putin non pensava che avremmo avuto tale coesione tra alleati», ha detto ancora Biden. Confermando quanto aveva già detto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato: «La Nato è più unita che mai. Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all’Ucraina anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari».
Nella sua conferenza stampa Joe Biden ha risposto anche alle domande dei giornalisti che riguardavano l’emergenza cibo. «L’emergenza cibo sarà reale ─ ha detto Biden ─. Il prezzo delle sanzioni non lo paga solo la Russia ma anche i nostri alleati europei». Ed ha aggiunto: «Abbiamo parlato di come supplire a eventuali carenze di cibo». E sulle sanzioni alla Russia applicate dopo l’invasione dell’Ucraina ha spiegato: «Lo scopo delle sanzioni è andare a mostrare e dimostrare alla russia che c’è una reazione dall’altra parte, che non cambiamo dopo un mese completamente rotta. È questo il senso delle sanzioni. Dobbiamo essere uniti, il mondo continua a concentrarsi sulla brutalità di questa persona, noi dobbiamo continuare a essere uniti».