Bimbo di 2 anni rischia di soffocare: salvato da infermiere con un’app
Adesso il piccolo Patrick è fuori pericolo
Un bambino di 2 anni, la sera del 23 dicembre a Bologna, ha rischiato di ha rischiato di soffocare per un pezzettino di mozzarella ed è stato salvato dalla tecnologia. Si chiama FlagMii, è un app usata da poco più di un anno da Emilia-Romagna e Piemonte, che permette l’aiuto “a distanza” in video-call per situazioni d’emergenza. E quella sera, come racconta “Il Resto del Carlino”, si è rivelata fondamentale per la sopravvivenza del bimbo. Anche se il vero “eroe” della serata è stato l’infermiere che ha guidato il massaggio cardiaco sul piccolo Patrick.
IL RACCONTO DELLA MADRE DEL BAMBINO
La madre del bambino ha raccontato i momenti vissuti quella sera insieme al marito Michele: “La sera del 23 dicembre, erano circa le 19, stavamo facendo la pizza e il nostro Patrick zompettava per la cucina in attesa di un pezzo di mozzarella. Ma appena mandato giù – Ha raccontato la signora Stefania al giornale emiliano – ha iniziato a far fatica a respirare. Il suo volto era viola. Nostro figlio stava soffocando. Con le classiche manovre siamo riusciti a fargli uscire un pezzetto del cibo, ma tutto è stato inutile, il suo volto era sempre più viola e ha perso i sensi“. Così, – Ha proseguito la signora –mi hanno chiesto cosa era successo e da dove stavamo chiamando, poi mi hanno passato un infermiere che con un sangue freddo incredibile ci ha chiesto di poter vedere con i propri occhi ciò che stava accadendo e di poter teleguidare nelle manovre rianimatorie mio marito“.
23 MINUTI IN LINEA
L’infermiere mi ha inviato un messaggio, – ha raccontato la mamma del bimbo – mi ha detto di accettarlo e di attivare la videocamera, che io continuavo a puntare sul mio bimbo e su mio marito che stava praticando il massaggio cardiaco. Attraverso la telecamera l’operatore ha corretto ogni azione, ogni movimento delle mani di Michele, era come se fosse lì accanto a noi. Sapevamo esattamente cosa fare grazie alle sue direttive precisissime. La chiamata è durata 23 minuti ed è continuata anche dopo l’arrivo del medico e dell’ambulanza.
Ancora adesso io e Michele non sappiamo come abbiamo fatto a restare calmi. Davanti a noi – ha concluso la signora – c’era la vita di nostro figlio. La serenità del soccorritore è stata decisiva“.
IL RACCONTO DELL’INFERMIERE
L’operatore del 118 che ha salvato la vita a Patrick, Daniele Celin, 41 anni, ha raccontato al Carlino: “Serviva un massaggio cardiaco, così ho iniziato a dare alla signora le prime indicazioni, però senza però poter vedere i loro movimenti era molto più difficile”. Così ha deciso di usare ‘FlagMii’, un’applicazione che consente, attraverso lo smartphone, di migliorare i tempi e la qualità dell’intervento dell’operatore 118. Tramite questa app ho potuto controllare tutto, in diretta, seduto dalla centrale operativa. Sul telefono arriva un messaggio per la privacy che va accettato, si attiva la fotocamera e l’operazione è pronta a partire.
Subito – ha proseguito l’infermiere – mi è apparsa l’immagine del piccolo nello schermo e ho iniziato a teleguidare il padre che inizialmente stava sbagliando il massaggio e così l’ho corretto. Ogni movimento era ripreso con dovizia da sua moglie. Il tutto è durato una ventina di minuti in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e dell’automedica. Senza quella videochiamata? Diciamo che vi sarebbero state poche possibilità di salvezza per il piccolo”.
Il bimbo è stato subito condotto all’ospedale “Sant’Orsola” di Bologna dove è stato operato e fino al 25 dicembre è rimasto in rianimazione. Poi trasferito in Pediatria d’urgenza fino al 28, fino alle dimissioni del giorno successivo. Adesso Patrick sta finalmente bene.