Un bambino di soli 4 anni, appena compiuti, si trova seriamente a rischio di morte cerebrale all’ospedale San Vincenzo di Taormina. A raccontare i fatti la madre, Ambra Cucina, attraverso un video postato su facebook. La donna spiega come quello di Taormina sia il quinto ospedale nel quale è stato condotto il bambino nel giro di pochi giorni, per quello che sembrava un comune virus intestinale. La signora attribuisce la degenerazione della situazione del figlio alla condotta errata di due presidi ospedalieri di Catania.
«Giorno 29 giugno mio figlio si è sentito male – racconta Ambra Cucina -. Così l’indomani l’ho portato al Garibaldi di Catania, ma da lì mi hanno rimandato a casa dicendomi che si trattava solo di un virus intestinale. Poi, giorno 4 luglio, siamo andati al San Marco , io, mio marito e mio figlio. Dopo 4 ore e mezza di attesa ci hanno detto che mio figlio aveva il sodio e il glucosio basso nel sangue. Dopo di che gli hanno applicato un sondino. Il bambino ha iniziato a stare peggio, così di notte lo hanno trasferito al Policlinico di Catania. Gli hanno fatto due litri e mezzo di clistere e tiravano, cosa non lo so. Poi, passata la notte, iniziano a fare le radiografie. Dicevano che aveva feci nell’intestino, ma non era vero. Che cosa aveva il mio bambino?
Poi, dopo sette ore tenuto in questo modo – procede il racconto della madre sui social – decidono di metterlo dentro un sacco blu e trasferirlo all’ospedale di Messina. Lì mi hanno detto “suo figlio ha la polmonite”, e io ho risposto che non era vero. La sera viene un arresto cardiaco a Domenico, gli si iniziano ad infettare cuore, polmoni, fegato, reni, tutto. Aveva preso un batterio, che si chiama enterococco. Mio figlio aveva tutti i vaccini fatti, il virus l’ha preso in ospedale.»
«Domenico viene poi trasferito da Messina a Taormina, dopo altri tre arresti cardiaci – prosegue il racconto della madre -. I medici, qui veramente competenti, sono riusciti a salvare il cuore. Ma il cervello di mio figlio non sta più funzionando, gli è venuto un’edema cerebrale. Se non sarà buono l’ultimo elettroencefalogramma i medici dichiareranno la morte cerebrale di mio figlio. Ma perché succede questo? Ho portato mio figlio in ospedale per un virus intestinale e ora sta per morire.
Vi prego, se sapete come curare il male di mio figlio, aiutateci, noi siamo a Taormina -. L’appello della mamma del piccolo che lotta tra la vita e la morte -. Nessuno ha detto che Domenico è arrivato da Catania in fin di vita, perché gli hanno fatto questo? Sono stati dei macellai. Perché non ci sono le telecamere? Mio figlio era un bambino giocoso, che aveva i fratellini, gli amici. E ha ancora voglia di vivere, perché gli organi vitali gli funzionano di nuovo. Vi prego, se mi ascoltate, se ci sono persone competenti, aiutatemi.
Io mi fido della legge, so che farà il suo percorso, ma nel frattempo fate sentire la mia voce – conclude la donna -. Così il San Marco e il Policlinico di Catania chiuderanno. Fate una preghiera per mio figlio, domani si saprà se è morto cerebralmente. Domenico, che il tuo sorriso possa rinascere di nuovo, specialmente per me che sono la tua mamma.»