Bambino palermitano morto in Egitto, gli italiani nello stesso resort: “Siamo un po’ in ansia” | VIDEO

Il video dal Sultan Garden, il resort di Sharm El-Sheik dove alloggiava la famiglia palermitana protagonista della tragica vicenda

bambino

Dovrebbe tenersi domani l’autopsia sul corpo di Andrea Mirabile, il bambino palermitano di soli 6 anni morto in Egitto a seguito di quella che è apparsa come una forte intossicazione. “Le cause del decesso non sono ancora note”, ha sottolineato lo studio legale Giambrone & Partners, che ha depositato un esposto in Procura per fare chiarezza. Dopo quello eseguito in Egitto, dunque, un nuovo esame autoptico avrà luogo presso il Policlinico di Palermo.

Nella medesima struttura sono stati trasportati, subito dopo il rientro nel capoluogo, anche i genitori del piccolo Andrea. La mamma, Rosalia Manosperti, è stata dimessa dopo alcune ore, a seguito di alcuni accertamenti ecografici. La sua gravidanza prosegue regolarmente. Il padre, Antonio Mirabile, è stato ricoverato e sottoposto ad esami al fine di chiarire cosa abbia scatenato la reazione che lo ha portato a così gravi condizioni di salute. Attualmente è in ripresa.

IL VIDEO DAL RESORT

Mentre si indaga dunque sulla morte del piccolo Andrea, la famiglia ha fatto sapere che non rilascerà ulteriori dichiarazioni. Intanto, dal resort Sultan Garden giungono le voci di alcuni italiani. A rendere noto il video è il “Corriere della Sera”, che mostra la testimonianza di Matteo Bruno e Francesca Spinetti, ospiti della struttura dove si trovava la famiglia palermitana.

“Non sapevamo assolutamente della tragica notizia”, spiegano i due, venuti a conoscenza della vicenda tramite il messaggio di un amico. La loro personale esperienza non riferisce carenze sulla struttura, nella quale risiedono da sabato scorso.

Tuttavia qualche timore si affaccia. “Chiaramente dopo questa notizia siamo un pochino spaventati, siamo un po’ in ansia. Infatti adesso stiamo pensando di andare a mangiare fuori stasera. Per il resto il Sultan fa quello che promette”.

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