Morte del piccolo Andrea a Sharm El-Sheik, depositato un esposto in Procura

“Attendiamo che sia la magistratura a fare luce sulla vicenda, affinché venga fatta giustizia”. Così lo studio legale che assiste la famiglia di Antonio Mirabile e Rosalia Manosperti, rientrati a Palermo senza il loro piccolo, morto in Egitto per cause ancora da accertare

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Si cerca di far luce sulla morte di Andrea Mirabile, piccolo di sei anni deceduto nei giorni scorsi a Sharm El-Sheik. I genitori, Antonio e Rosalia, rientrati oggi 8 luglio a Palermo e ricoverati al Policlinico, non si daranno pace finché non si comprendano le cause del decesso del loro bambino. Così lo studio Legale Giambrone & Partners ha comunicato che “in data odierna, nell’interesse della famiglia Mirabile/Manosperti, per il tramite dello zio, ha depositato un esposto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo.” A dichiararlo dice l’avvocato Gabriele Giambrone, socio dello studio legale che assiste i familiari.

L’obiettivo di tale azione, specifica la nota legale, è quello di “permettere agli organi inquirenti di eseguire gli opportuni accertamenti; e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione ai fatti occorsi presso il Sultan Garden Resort Sharm, che hanno visto il triste epilogo della morte del piccolo Andrea. La famiglia desidera precisare – si prosegue – che la notizia diffusa sulla possibile causa della morte del minore non si è ancora accertata, in quanto le cause del decesso non sono ancora note; anche per tale ragione si è ritenuto necessario l’intervento della Magistratura italiana.”

“Riteniamo che sia prematuro, ad oggi – si specifica ulteriormente –  avanzare ipotesi affrettate sulle cause del decesso del minore. Depositato l’esposto presso la Procura attendiamo che sia la Magistratura a fare luce sulla vicenda, affinché venga fatta giustizia. Pertanto, si attendono ulteriori sviluppi da parte degli Organi inquirenti, anche in ordine alle eventuali disposizioni urgenti che la stessa vorrà adottare. La famiglia ringrazia tutte le Autorità pubbliche intervenute, tra cui il Sindaco di Palermo Lagalla e tutte le Autorità Consolari.”