Si è tenuto ieri, 1 agosto, il vertice al Mise su Blutec di Termini Imerese con la partecipazione dei sindacati, l’azienda e gli assessorati regionali alle Attività produttive e del lavoro della Regione siciliana. L’incontro era finalizzato a stilare un percorso utile a rivitalizzare il sito e dare speranza ai circa 700 dipendenti diretti e alle 300 maestranze dell’indotto.
“La risoluzione dell’annosa vertenza ex Blutec, non può di certo essere ignorata nei programmi delle forze politiche che si apprestano a governare la Sicilia e l’intera nazione. Sappiamo bene che la questione, purtroppo, è ancora lunga e chi si troverà al governo della Regione e dello Stato non potrà non fare i conti con il diritto di quasi mille lavoratori di poter riavere ciò che, loro malgrado, si sono visti togliere”. Così ha dichiarato il segretario regionale della federazione Ugl Metalmeccanici, Angelo Mazzeo.
“La volontà di ascolto delle parti sindacali è sicuramente un passo importante per il prosieguo di una sinergia che, insieme alla Regione Siciliana ed ai Commissari dell’azienda, ci porterà a prestare maggiore attenzione su tre direttrici principali da inserire in un nuovo accordo di programma“. Così prosegue Mazzeo.
“La prima per lo sfoltimento del personale, trovando le misure necessarie per accompagnare alla pensione il personale che sta per maturare i diritti. In questo senso, gli articoli della legge di stabilità regionale dedicati alla vicenda ex Blutec rappresentano un passaggio importante che, adesso, ha bisogno di essere seguito nel migliore dei modi e con rapidità di azione. Soprattutto c’è da capire bene come devono essere utilizzati i 30 milioni di euro stanziati”.
“Ci sarà anche da valutare la possibilità di ottenere la condizione di lavoro usurante per consentire a numerosi lavoratori un più agevole accesso alla quiescenza ed, infine, si dovrà avviare una nuova ricognizione per l’individuazione di potenziali acquirenti per lo stabilimento. Lo sfoltimento delle risorse umane in organico, grazie alle normative introdotte, renderà la ex Blutec più appetibile sul mercato. È quindi indispensabile fare presto, anche perché a ottobre 2023 scadono gli ammortizzatori sociali accordati”.
“Come è già accaduto in quest’ultima riunione, auspichiamo che tutti i soggetti coinvolti possano continuare ad operare dalla stessa parte e noi come Ugl non mancheremo mai di fornire il nostro contributo a sostegno dei lavoratori e del lavoro. Speriamo che questo messaggio passi anche attraverso le stanze della politica e che, dopo le elezioni politiche e regionali, non ci si dimentichi di questa assurda vicenda.” Così conclude il segretario regionale dei Metalmeccanici.
A commentare l’incontro anche il segretario di Fim Cisl nazionale, Ferdinando Uliano, e i segretari generale e provinciale Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e Giacomo Raneri.
“È stata ribadita la necessità e l’intenzione, da parte del Mise, di avviare con l’incontro di oggi [ieri, ndr] tutta una serie di tavoli specifici. Riteniamo importante che i temi principali per la risoluzione della vertenza si affrontino in maniera sistematica e calendarizzata. Le tematiche, anche se trattate in momenti diversi, sono legate fra loro e sono fondamentali per cercare di dare una seria possibilità di reindustrializzazione dell’area reimpiegando innanzi tutto i lavoratori della Blutec e dell’indotto”. Così si legge in una nota.
“Per questo chiediamo che il confronto continui con la massima celerità ed efficacia – proseguono -. A fronte degli interessamenti per il sito industriale, confermati dai commissari, riteniamo che l’accordo di programma nazionale e il nuovo bando, siano fondamentali per attirare gli investitori e avere conferma dell’intento di investire nella zona industriale del palermitano”.
Anche la norma approvata in finanziaria regionale è un tassello importante, secondo la Fim, che deve avere la finalità di garantire e tutelare tutti i lavoratori nel percorso di reindustrializzazione o verso la pensione. “Il tempo a disposizione non è molto e per questo serve uno sforzo da parte di tutti, soprattutto nel contesto politico nazionale e regionale attuale, per cercare di dare un’opportunità concreta di risoluzione positiva della vertenza”.