Blutec, nuovo sequestro all’imprenditore Ginatta: bene di oltre 3 milioni

L’imprenditore Ginatta è indagato nel caso Blutec, azienda che acquistò l’ex stabilimento di Termini Imerese

Ginatta

Un nuovo sequestro di beni ai danni di Roberto Ginatta, imprenditore indagato per la vicenda Blutec, l’azienda che ha acquisito l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese. Si tratta di una villa di lusso a Fiano, in provincia di Torino.

L’area sequestrata è collocata nel Parco Regionale “La Mandria”, con estensione di 1701 metri e 46.5 vani. Inoltre, la villa comprende piscina, autorimesse e cinque ettari di bosco. Tutto posto sotto sequestro. Il valore stimato dei beni posti a sigilli è di circa 3 milioni di euro. L’operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Palermo con la collaborazione di quelli di Torino, su disposizione della Procura del capoluogo piemontese.

A fine novembre a Ginetta era stata sequestrata un’altra villa, sempre nel torinese, a Sestriere. In quel caso il valore del bene stimato era di 1,1 milione di euro. L’accusa per Ginatta è di malversazione a danno dello Stato per aver distratto ingenti finanziamenti pubblici pari a 16,5 milioni di euro, erogati a titolo di anticipazione da Invitalia spa per conto del Ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo era sostenere il programma di riconversione e riqualificazione del polo industriale di Termini Imerese. Insieme a Ginatta è accusato anche Cosimo Di Cursi.

Dallo scorso giugno, infatti, Ginatta, suo figlio Matteo Orlando e Giovanna Desiderato si trovano in misura cautelare dei domiciliari per bancarotta e riciclaggio. Accuse riconducibili alla Blutec Spa, alla Metecs Spa e alla Mog Srl, aziende gestite dalla famiglia Ginatta.

LE FOTO DELLA VILLA SEQUESTRATA A FIANO