Bocciatura delibera Irpef, Franco Miceli: “Consiglio Comunale contraddittorio, Palermo merita coerenza e cura”

“Chi oggi ha bocciato la delibera IRPEF non dice dove prenderebbe i soldi per approvare i bilanci, così è troppo comodo”, ha affermato il candidato a Sindaco di Palermo per il centrosinistra Franco Miceli

irpef miceli

“La bocciatura della delibera Irpef, oggi in Consiglio Comunale, è una brutta notizia per la città. Così il candidato a Sindaco di Palermo per l’area progressista Franco Miceli -. E allontana l’approvazione dei bilanci, strumento indispensabile per garantire servizi e lavori pubblici, ma anche per tanti lavoratori e lavoratrici. Al di là del merito, molto complesso, della vicenda del piano di riequilibrio, non si comprende perché lo stesso Consiglio abbia prima approvato un piano di riequilibrio che prevedeva un aumento IRPEF per, poi, rifiutare la delibera conseguente. E persino la possibilità di rendere il tributo proporzionale al reddito, consentendo così di non gravare sulle categorie più fragili.

Chi gioca sulla pelle della città – procede Franco Miceli – dovrebbe invece unirsi al grido di chi, come me e i gruppi della mia coalizione (PD, Movimento 5 Stelle e Sinistra Civica Ecologista più i movimenti civici), da settimane afferma l’insufficienza delle misure di sostegno decretate a Roma. E la necessità di un impegno diverso e migliore da parte del Governo Centrale, se vogliamo rilanciare i servizi in città. Chi oggi ha bocciato la delibera IRPEF non dice dove prenderebbe i soldi per approvare i bilanci: così è troppo comodo ed è solo propaganda elettorale, che i cittadini sanno riconoscere”.

SINISTRA COMUNE: “SENZA L’AUMENTO IRPEF LA CITTÀ RISCHIERÀ IL DEFAULT”

Sulla bocciatura della delibera che prevedeva il raddoppio dell’addizionale Irpef, con 3 voti a favore, 6 astenuti e 17 contrari, si è espressa anche Sinistra Comune. “Nessuno vuole mettere le mani nelle tasche dei cittadini – dichiarano i consiglieri Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello SusinnoSemmai il voto della seduta odierna si infrange contro una realtà diametralmente opposta. Perché senza l’aumento dell’Irpef, parte essenziale del Piano di riequilibrio, approvato il mese scorso, si perderà il diritto ai 180 milioni del ‘Salva Palermo’ e la città rischierà il default. Mentre, di fatto, le ripercussioni dell’addizionale Irpef sarebbero state neutralizzate dalla normativa nazionale, che prevede una aliquota ridotta per il 2022, in concreto mantenendo invariata la pressione fiscale.

La totale demagogia e l’arroganza con cui si sono portati avanti i lavori da parte di molte forze politiche e dalla Presidenza dell’Aula – prosegue la nota –confligge con l’evidenza che quel piano è necessario per garantire la vita del Comune di Palermo. E, quindi, evitare il dissesto finanziario. Italia Viva, la Lega, ma anche tutti i gruppi civici che gravitano attorno a queste forze, dovrebbero casomai dare senso alla loro presenza nel Governo Draghi. Rappresentando, in quella sede, l‘iniquità degli aiuti proposti alle grandi città italiane, con Palermo che riceve meno del 15 percento di quanto viene dato a Torino o a Napoli.

Invece, piuttosto che assumersi qualche responsabilità – affermano i consiglieri di Sinistra Comunecontinuano ad alimentare una retorica ‘anti-tasse‘, che non eviterà aumenti ma, anzi, esporrà il Comune a ulteriori ritardi e guasti funzionali. Senza queste entrate certe non si potrà redigere il bilancio 2021/23, e questo sta già avendo gravissime conseguenze sociali. Come ci hanno ricordato le dimostrazioni degli ultimi giorni dei lavoratori del teatro Massimo e del teatro Biondo.

LA PROPOSTA DI RIMODULAZIONE DEL CONTRIBUTO

Sinistra Comune, infine – conclude il comunicato – depositerà domani una nota per la predisposizione di una delibera consiliare che rimoduli il tributo. Affinché ciascuno possa concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva. E’ di importanza fondamentale infatti applicare il principio della progressività ed introdurre soglie al di sotto delle quali prevedere anche l’esenzione totale”.

Palermo, Consiglio comunale boccia raddoppio dell’addizionale Irpef