Non distante da Palermo, nel comune di Partinico, sorge un piccolo gioiello tutto da scoprire: Borgo Parrini.
Un luogo pittoresco che affascina e cattura con i suoi colori e le sue forme, respirando l’aria di Barcellona e del suo Parco Güell realizzato da Gaudì.
La storia del Borgo risale al XVI/XVII secolo, quando i padri del Noviziato dei Gesuiti di Palermo arrivarono nei pressi di Partinico decidendo di acquistare alcune terre. Come prima cosa, per benedire il loro operato, fecero costruire una chiesetta dedicata a Maria SS. del Rosario, attorno alla quale si sviluppò un vero e proprio piccolo villaggio. Da qui il nome di Borgo Parrini, che in dialetto siciliano significa letteralmente borgo dei preti.
Con la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti, il borgo passò nelle mani del principe francese Henri d’Orleans. Qui trovarono dimora gli operai della sua azienda vitivinicola, sfruttando i terreni per la produzione del Moscatello dello Zucco. A partire dal secondo dopoguerra, Borgo Parrini iniziò a spopolarsi, rimanendo abbandonato per decenni.
Negli ultimi anni, il Borgo ha ripreso nuova vita. L’imprenditore Giuseppe Gaglio, con l’appoggio ed il sostengo di alcuni abitanti, ha deciso di far rinascere il “piccolo villaggio”, ristrutturando ed abbellendo gli edifici dietro lo stile catalano Antoni Gaudì. Colori, murales e mosaici che rendono il borgo un gioiello d’arte e bellezza. Nel periodo delle festività, con le luci ad alluminare gli edifici, l’atmosfera che si respira è simile a quella di un presepe.
Arte, leggenda, sogno e immaginazione. Sono questi i temi del Museo Onirico “Siculoeuropeo” presentato al Borgo il 7 gennaio scorso. “Rieducare alla cultura dei sogni è l’obiettivo della mostra: ogni stanza è un’esplosione di colori che deve essere vissuta e provata per abbandonare del tutto la realtà on cui si vive e immergersi nel modo dei sogni”. Le opere nelle stanze oniriche sono state realizzate da Loris Panzavecchia e Maria Fratrusco in omaggio a Chagall e Monet. Presente anche la mostra dei Pupi siciliani del “Puparo” Vincenzo Garifo di Partinico, nella stanza onirica con scenografie e pitture realizzate da Flippo Grillo.
[ngg src=”galleries” ids=”128″ display=”basic_thumbnail”]Foto credit: SALVO ANNALORO
Per raggiungere Borgo Parrini da Palermo ci vogliono circa 50 minuti, scegliendo due possibili percorsi: