Broh: “La gara di Cosenza? Un incidente di percorso”

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Jeremie Broh, dopo un primo campionato di C col Palermo fatto più di ombre che di luci, quest’anno è tornato in Sicilia ad indossare la maglia rosanero. Il ragazzo nativo di Parma, ma di origine ivoriane, dopo una stagione vissuta in prestito a Bolzano con la maglia del Sudtirol, sembra essere tutt’altro giocatore rispetto a quello visto durante la sua prima esperienza a Palermo. Dopo un ottimo avvio di stagione, che ha convinto pienamente tifosi e addetti ai lavori, il classe ’97 sembra aver definitivamente “conquistato” anche l’allenatore Eugenio Corini, che adesso lo ritiene elemento imprescindibile del suo centrocampo a 3. Intervistato da Live Sicilia il calciatore ha parlato proprio della sua maturazione sia come calciatore che come uomo. Ecco un breve estratto dell’ intervista.

IL CAMBIAMENTO

“In due anni nel calcio può accadere davvero di tutto – esordisce il centrocampista -, basti pensare alla promozione in Serie B e alla svolta epocale dello scorso mese di luglio che ha consentito al Palermo di entrare a far parte del più importante gruppo calcistico al mondo come il CFG. Dal punto di vista personale, credo di essere cresciuto molto nelle ultime stagioni, sia come calciatore che come uomo”.

“Come vivo la concorrenza con i compagni di reparto? La concorrenza nel calcio è fondamentale – afferma Broh -, ti stimola a non avere mai cali di concentrazione e ti consente di tirare fuori il meglio. A centrocampo ci sono tanti elementi di valore, insieme giorno dopo giorno lavoriamo per migliorare i meccanismi di reparto e, ovviamente, per guadagnarci una maglia da titolare”.

GLI OBIETTIVI DEL PALERMO

“La gara di Cosenza? È stato un incidente di percorso – risponde – che ci siamo messi immediatamente alle spalle pensando già alla prossima gara contro il Venezia. Dopo la sconfitta di Terni siamo stati bravi a reagire e ad ottenere 4 risultati utili consecutivi. Dobbiamo dimostrare, prima di tutti a noi stessi, che il Palermo vero è quello visto contro il Modena e Parma e non quello visto a Cosenza.”

“Il primo step – dichiara il calciatore rosanero – è necessariamente quello di consolidare la categoria, con l’umiltà di una neo promossa e la consapevolezza di essere un gruppo compatto che può togliersi tante soddisfazioni insieme. Quale avversaria mi ha impressionato di più? La squadra più forte che abbiamo affrontato finora credo sia stata il Parma – dice -, nonostante gli mancassero molti giocatori. Averla battuta ci ha dato la consapevolezza che, se non sbagliamo niente nel corso dei 90 minuti, possiamo mettere in difficoltà qualsiasi avversario”. 

FOTO: Salvo Annaloro

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