Bufera sul Consiglio Comunale di Palermo, a giugno solo due sedute: malumori tra consiglieri
Nel Consiglio Comunale di Palermo tira ancora una brutta aria: questa mattina a Sala delle Lapidi erano presenti 20 consiglieri su limite di 21, questo ha costretto il presidente Giulio Tantillo ad aggiornare i lavori a sabato alle ore 11. Nel mese di giugno si sono potute svolgere solo due sedute del Consiglio: la prima quella che si è svolta alla scuola Falcone nel quartiere Zen mentre la seconda martedì alla presenza del vicesindaco Carolina Varchi.
Si registrano screzi nella maggioranza, soprattutto tra Nuova Dc e Fratelli d’Italia. Per ultimo sul Beer Bubles Fest, evento enogastronomico che da giovedì a domenica si terrà in piazza Castelnuovo. Ci sono atti da votare in tempi brevi considerando che, come ribadito dal sindaco Lagalla ha ribadito durante il sopralluogo al Velodromo con il ministro Abodi, “entro il 30 giugno bisogna approvare il piano di riequilibrio ed entro il 31 luglio rilasciare il bilancio di previsione 23-25.”. Dopo di ciò si passerà al bilancio consuntivo 2022.
L’ultima delibera votata in Consiglio risale al 25 maggio quando fu dato il via libera aumenti delle tariffe sul mercato ittico ed ortofrutticolo. Poi il nulla. Nella giornata di giovedì si sarebbe infatti raggiunto un accordo dove si garantiva l’apertura dei lavori d’aula oggi, ma alla fine è saltato tutto aumentando i malumori soprattutto nella maggioranza.
Le reazioni
Come avviene spesso in questi casi, botta e risposta tra sinistra e destra riguardo i lavori fermi a Sala delle Lapidi. L’atteggiamento delle minoranze è incomprensibile – dichiara il consigliere Salvatore Alotta di Lavoriamo per Palermo- , la città è di tutti, non solo della coalizione del Sindaco Roberto Lagalla. Anche oggi l’opposizione ha deciso di non entrare in Aula per ostacolare i lavori del Consiglio Comunale”.
Non si è fatta attendere la risposta da parte dell’opposizione attraverso le parole dei consiglieri di Progetto Palermo, Partito Democratico, Azione, Movimento 5 Stelle, Oso e Gruppo Misto. “Neanche la strigliata del Sindaco è servita a muovere le coscienze della maggioranza, che non raggiungendo nuovamente il numero legale per consentire i lavori d’aula, dimostra di non possedere cultura di governo. Nemmeno dinanzi alla stringente scadenza della rimodulazione del piano di riequilibrio e la necessaria approvazione di due complesse delibere propedeutiche al Bilancio, la maggioranza si è preoccupata di garantire la validità della seduta. La crisi della maggioranza è ormai sotto gli occhi di tutti ed è inaccettabile che al governo della città sieda un’amministrazione che ha più a cuore le poltrone che l’interesse dei cittadini e delle cittadine”.
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