Caro bollette: i soldi stanziati dal Governo coprono appena il 6% dei rincari

Sui 90 miliardi di extracosti che peseranno su famiglie e imprese italiane per il caro bollette, gli aiuti messi in campo dal governo superano di poco i 5 miliardi e mezzo

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L’ufficio studi dell’Associazione artigiani Cgia di Mestre ha fatto i conti, ed ha riscontrato che fra energia elettrica e gas quest’anno si scaricheranno su famiglie e imprese italiane aumenti nelle bollette per 89 miliardi e 700 milioni. Per fare fronte a questi colossali aumenti, il Governo ha stanziato finora 5,5 miliardi di aiuti. Che rappresentano appena il 6 per cento. Briciole. Eppure questa crisi energetica non è stata un fulmine a ciel sereno. C’erano già stati ampi segnali, già percepibili, alla fine del 2021. Basti pensare che tra maggio e dicembre dello scorso anno, gli aumenti dell’energia sono stati spaventosi: +302% per l’elettricità e +346% per il gas. La Cgia in proposito ha scritto: «Se prima dell’estate il prezzo si aggirava attorno ai 70 euro per megawattora, a fine anno è schizzato a quota 281,2 euro. E ancor più netto è stato l’incremento di prezzo registrato dal gas. Se a maggio il costo era di 25,4 euro per megawattora, sette mesi dopo è salito a 113,3 euro».

POTEVA ESSERE PREVISTO UN PERIODO CRITICO PER FAMIGLIE E IMPRESE

Considerando questi aumenti che già c’erano nelle bollette, non era difficile prevedere che a partire dalla fine dell’estate ci sarebbe stato un periodo critico. Invece in quei mesi prevaleva l’ottimismo. Governi e banchieri centrali si affannavano a spiegare che quelle sui prezzi erano tensioni destinate a svanire nel 2022. Purtroppo così non è stato, e ci ritroviamo a fare i conti su quanto peserà la cambiale energetica. Secondo l’elaborazione dell’ufficio studi della Cgia, nel 2022 sulle famiglie si scaricheranno extracosti energetici per 30,8 miliardi di euro. Più o meno 1.200 euro per ognuno dei 25,7 milioni di nuclei familiari italiani, inclusi quelli composti da una singola persona. Ancora più pesanti gli aumenti in capo alle imprese, per la precisione pari a 58,9 miliardi di euro, che si scaricheranno però soprattutto sulle attività energivore, come la produzione di vetro, ceramica o laminati metallici.

STANZIAMENTI AMPIAMENTE NON SUFFUICIENTI

Per mitigare gli aumenti nelle bollette energetiche, fino a oggi il governo Draghi ha approvato una serie di misure che ammontano complessivamente a 10,2 miliardi. 4,7 miliardi sono stati erogati nella la seconda parte del 2021, e altri 3,8 sono stati introdotti con la legge di Bilancio 2022. A questi soldi si aggiungono questi 1,7 miliardi stanziati venerdì per decreto. La Cgia fa notare: «Sebbene la cifra in termini assoluti sia molto significativa, la percentuale di abbattimento dei costi addizionali in capo a famiglie e imprese prevista nel 2022 è contenutissima. Si attesta attorno al 6 per cento». E se non ci saranno ulteriori interventi di mitigazione, un numero rilevante di attività saranno costrette a fermarsi, e per tante famiglie sarà un salasso.»