“C’era una volta il Covid… caro amico ti scrivo”, premiato Marco Pomar
Lo scrittore palermitano Marco Pomar ha vinto il concorso internazionale letterario “C’era una volta il Covid… caro amico ti scrivo” nella sezione “Over 18”. Organizzato dall’Associazione Sclerosi Multipla Sacro Cuore Alcamo, il concorso si basava sulla redazione di una lettera indirizzata ad un abitante della terra nel 2030.
Ironia e fredda cronaca sono gli ingredienti della descrizione del 2020 nel lavoro realizzato da Marco Pomar. Una lettera indirizzata ad un figlio immaginario nato nel mese di gennaio del 2030 “con una invidiabile proprietà lessicale che ha saputo, con elegante ironia, raccontare e farsi ricordare”. Questa la motivazione con la quale la giuria ha premiato l’autore palermitano. “Una grande soddisfazione” – ci ha confidato Pomar – “anche per l’eco nazionale che ha avuto il concorso”.
Il ricordo di un anno difficile e doloroso che regala al lettore momenti di pura ilarità ad altri in cui il sorriso diventa amaro mentre le parole iniziano a scavare nel baule della memoria di ciascuno di noi. Non manca di certo la satira politica nel raccontare il 2020, osservando che – in un mondo al contrario, un mondo nel quale la parola positivo aveva un’accezione negativa e viceversa – loro, i politici, sono sempre rimasti fedeli a sé stessi ed alla loro smania di protagonismo.
LA LETTERA DI MARCO POMAR
“Caro figlio mio, è con un’incredibile emozione che ti scrivo questa lettera, avendo cura di conservarla per bene, in attesa che tu possa leggerla con il senno di un giovane uomo. Sei nato oggi, mio primogenito, e l’euforia che mi pervade voglio trasferirla su foglio, perché tu un giorno possa almeno in parte percepirla. Adesso tutto è gioia e colore, ma solo dieci anni fa qui era molto diverso. (CONTINUA A LEGGERE)