Chi è Alfredo Cospito e di cosa è accusato l’anarchico al 41 bis
Da quando è iniziata la protesta di Alfredo Cospito, gli anarchici hanno lanciato una mobilitazione in Italia e nel resto del mondo
Alfredo Cospito ha 55 anni ed è un anarchico. Fin da giovane ha ripudiato qualsiasi forma di potere: per lui lo Stato e il capitalismo sono da combattere in maniera violenta. Adesso è diventato un simbolo per tanti attivisti che si riconoscono nella contestazione anarchica in Italia e all’estero. Dopo essere stato condannato, sta scontando una pena in regime di carcere duro a Sassari, perché anche dietro le sbarre ha continuano a fare propaganda e a incitare i compagni all’azione. È in sciopero della fame da oltre 100 giorni, e il 26 gennaio è caduto nella doccia rompendosi il naso. Il suo avvocato Flavio Rossi Albertini ha detto: «Non ce la fa più ad uscire e camminare nell’ora d’aria, è troppo debole». Il legale sostiene che ha perso 40 chili, e che c’è un alto rischio,
La mobilitazione internazionale degli anarchici
Da quando è iniziata la protesta di Alfredo Cospito, gli anarchici hanno lanciato una mobilitazione in Italia e nel resto del mondo, con attentati e danneggiamenti a simboli e rappresentanti dello Stato. Due attacchi hanno colpito sedi diplomatiche italiane a Berlino e a Barcellona. Il ministero degli Esteri ha spiegato in una nota che «ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il consolato generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio» e che, a Berlino, «è stata anche incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’ambasciata d’Italia». La pista seguita, come nel caso dell’attacco a Susanna Schlein, primo consigliere dell’Ambasciata d’Italia in Grecia, è tutto sia una conseguenza delle proteste per il carcere duro a Cospito, detenuto da 6 anni a Sassari in regime di alta sicurezza e per il quale dall’ aprile 2022 è stato disposto il 41 bis.
Le accuse ad Alfredo Cospito
Cospito e l’ideologo del Fai-Fri, Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale. È in carcere da 10 anni per il ferimento dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, avvenuto nel 2012. Ma ora sta scontando anche un’altra condanna a 20 anni per alcuni attentati. L’accusa contestata è quella di strage politica, per aver diretto la Federazione anarchica informale, considerata dai giudici un’associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Nel 2006 Cospito e altri anarchici avrebbero posizionato due ordigni in due cassonetti davanti all’ingresso della caserma alla scuola allievi carabinieri di Fossano. L’esplosione non aveva provocato né morti, né feriti. Secondo gli inquirenti, il primo ordigno avrebbe dovuto attirare le forze, mentre il secondo le avrebbe dovute colpire.
Il reato contestato era la strage, ma per la Corte di Cassazione, che ha disposto il ricalcolo della pena in sede di appello, si tratta di strage politica. Questo delitto prevede come pena massima l’ergastolo, e rientra tra i reati ostativi: se il detenuto non collabora con la giustizia non sono previsti benefici. Sul caso la Consulta deve stabilire se sia possibile applicare l’attenuante della tenuità del fatto.
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