Secondo i pubblici ministeri Giovanni Antoci e Giulia Beux Pietro Seggio merita l’ergastolo. L’uomo è accusato dell’omicidio Francesco Manzella, avvenuto il 17 marzo 2019 in via Costa a Palermo, nei pressi del carcere Pagliarelli.
Seggio, titolare del ristorante-pizzeria “All’antico borgo” di via Molara, si trova in custodia cautelare in carcere dal 28 marzo 2019. Secondo l’accusa, Seggio avrebbe ucciso il pusher per non pagare un debito di 700 euro; un movente che non convince la difesa, formata dagli avvocati Giovanni Castronovo e Simona Lo Verde poiché secondo i loro accertamenti il quarantaquattrenne non aveva alcun debito con Manzella né per droga né per altro. La loro amicizia era datata.
Sempre secondo gli avvocati di Seggio nelle accuse al loro assistito ci sarebbero delle incongruenze: l’assassino avrebbe sparato alla vittima con la mano destra mentre il quarantaquattrenne è mancino; in base alle immagini di videosorveglianza per questioni di logistica Seggio non poteva trovarsi nel luogo dell’omicidio all’ora esatta della morte di Manzella. Dai filmati si nota una Panda passare proprio poco prima dell’assassinio, auto che però per gli avvocati non apparterebbe al presunto omicida
Tutti gli elementi raccolti dalla difesa saranno messi a diposizione dei giudici che il 22 aprile saranno chiamati a sentenza e quindi pronunciarsi sulla richiesta di ergastolo. Il consulente-criminologo Carmelo Lavorino, a nome della difesa, a PalermoLive dichiara di essere sicuro sull’assoluzione di Seggio.