Chiusura Baretto Mondello, il proprietario: “Vergognoso, è un sopruso”

La reazione di Vincenzo Schillaci, storico proprietario della gelateria di piazza Valdesi

Schillaci

La notizia della chiusura del “Baretto” di Mondello ha spiazzato tutti. Al momento, da lunedì il locale sarà sfrattato e i palermitani e i turisti non potranno più “Confermo lo sfratto di lunedì – dice Vincenzo Schillaci, proprietario della gelateria, a Palermo Live -. La situazione è complessa, ma chiara con un contenzioso che va avanti da 10 anni“.  

Alla base della chiusura una disputa tra il Comune di Palermo e la società Italo Belga: l’amministrazione comunale ha affidato alla società palermitana la manutenzione della passeggiata del lungomare di viale Regina Elena. “L’Italo Belga, in funzione dell’autorizzazione che il Comune di Palermo gli ha dato per la manutenzione della passeggiata sul lungo mare e la detenzione di tutti i chioschi, hanno preso il controllo dei chioschi presenti su tutto il tratto del lungo mare. In realtà, loro hanno una semplice delibera per la manutenzione della passeggiata risalente di 10 anni fa e si sono appropriati dei chioschetti affittandoli in maniera illegittima. Nel 2010 mi hanno detto che avrebbero fatto un contratto annuale, il che è assurdo, ma poi hanno deciso di non farlo più. E al termine dell’accordo mi hanno invitato ad andare via“.

L’INTERVENTO DEL COMUNE

In questa diatriba, però, è intervenuto il Comune di Palermo, entrando nella causa come “opposizione di terzo” affermando che il proprietario era lui e che avevano dato una concessione a me. Era tutto chiaro, gli atti erano a posto. Fino a quando il giudice a marzo è stato sostituito per pensionamento e il sostituto ha ribaltato la sentenza. Si è limitato a dare come giustificazione che “il Comune non si doveva intromettere tra due enti privati”, senza parlare di proprietà. Mi sembra una barzelletta. La Italo Belga in funzione di questa sentenza ha, quindi, disposto lo sfratto nei mie confronti”.

COMUNE NEGLIGENTE

Il proprietario del “Baretto” invita il Comune a imporsi e fare valere legittimamente il suo potere per risolvere al meglio questa diatriba. “Il Comune ha presentato ricorso in Cassazione, cinquanta pagine di documenti dove dichiarava di essere proprietario dei locali. La sua negligenza, però, è stata presentare in ritardo l’istanza di sospensione dell’esecuzione in programma lunedì 26 luglio. Secondo me l’amministrazione deve fare una forzatura e spingersi oltre: non ci possiamo permettere di perdere l’immobile perché si rischia di perdere tutto il lungomare affidandoli ai privati.

Insomma, è la solita diatriba tra pubblico e privato e a Palermo purtroppo quello del “Baretto” non è il primo caso. “Una vergogna per l’immagine di Palermo, neanche hanno avuto la dignità di aspettare di finire la stagione estiva per risolvere il contenzioso. I tempi sono molto brevi, il Comune ha dato la possibilità a Italo Belga di gestire la passeggiata sul lungomare di Mondello. E’ un sopruso, un’ingiustizia. Che immagine diamo ai cittadini e ai turisti che visitano la città? Il Comune deve rivendicare la sua proprietà, l’Italo Belga ha una semplice delibera per la manutenzione della passeggiata risalente di 10 anni fa. E invece si sono appropriati dei chioschetti affittandoli in maniera illegittima”. Dall’altra parte nessuna replica da Italo Belga che ha fatto sapere che lascerà parlare i giudici e gli avvocati.