Cimiteri, uffici sfrattati da Palazzo Barone: “Al vaglio diverse soluzioni”

L’assessore Sala: “Siamo consci della necessità di fare in fretta, ma anche dell’esigenza di un trasferimento programmato e pianificato nell’interesse della città”

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Nuova tegola sul settore cimiteri a Palermo. Lo sgombero degli uffici di Palazzo Barone rischia infatti di influire inevitabilmente sullo svolgimento delle mansioni degli addetti al settore, già pesantemente colpito da mancanze di personale e non solo.

Si cerca dunque urgentemente una soluzione per i lavoratori, colpiti dall’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando che ha sancito lo sgombero immediato della struttura per motivi di sicurezza.

Cimiteri, l’incontro con l’assessore Sala

Nelle scorse ore, l’assessore ai Cimiteri Toni Sala ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori in servizio negli uffici dei Servizi cimiteriali a Palazzo Barone e i rappresentanti delle imprese funebri.

“L’impegno dell’Amministrazione comunale – si legge in una nota – è quello di trovare soluzioni alternative in tempi brevissimi, riducendo al minimo i disagi per gli utenti e i dipendenti. Stiamo valutando alcune ipotesi e individuato alcuni ambienti a Palazzo Gulì, dove si potrà trasferire il Servizio di Prevenzione; per quanto riguarda gli uffici cimiteriali, d’intesa con il vicesindaco, sono stati effettuati questo pomeriggio dei sopralluoghi presso i locali di piazza Giulio Cesare. Siamo consci della necessità di fare in fretta, ma anche dell’esigenza di un trasferimento programmato e pianificato nell’interesse della città”.

L’ordinanza di sgombero

L’edificio di quattro piani in via Lincoln ospitava diversi uffici pubblici, oltre che al piano terra e al primo piano il megastore cinese “Ex Barone”.

Agli inizi del mese di dicembre, parte dell’intonaco e del controsoffitto dell’ultimo piano sono crollati, probabilmente per infiltrazioni d’acqua piovana. Il sopralluogo successivamente effettuato non ha riportato nulla di buono. E’ stato infatti rilevato il rischio che il distacco di intonaco potesse ripetersi in altre stanze dell’edificio, nonché una situazione compromessa dei pilastri.

Consigliato lo sgombero, la dirigente, Daniela Rimedio, ha dunque chiesto al sindaco l’immediata evacuazione dell’intero stabile. Questo ospitava non solo gli uffici cimiteriali, ma anche il Servizio sicurezza sui luoghi di lavoro, l’unità operativa sulle Politiche giovanili; i servizi sociali della Seconda circoscrizione e la Lega italiana per la lotta ai tumori.

Cimiteri e non solo

Sulla questione qualche giorno fa è intervenuta Milena Gentile, consigliera del Partito Democratico. “Gli uffici cimiteriali devono stare il più vicino possibile a quelli dello stato civile – ha dichiarato in una nota -. Anzi, sarebbe il caso di valutare lo spostamento proprio all’interno del palazzo di piazza Giulio Cesare, in modo da rendere più agevole per i cittadini il disbrigo delle pratiche legate ai propri defunti”.

“Non ci possiamo permettere di perdere i buoni risultati ottenuti dall’assessore Sala con il riassetto degli uffici cimiteriali che, nonostante siano ancora carenti di funzionari, sono riusciti a reperire i fondi per gli straordinari consentendo al personale in carico di fare rientri pomeridiani per smaltire l’arretrato.  Persino la segreteria personale dell’assessore si è resa disponibile per la trasmissione dei dati sui decessi ai comuni di origine dei defunti”.

“Per quanto riguarda gli ambulatori della LILT che avevano sede anch’essi a palazzo Barone – prosegue la nota – sono certa che l’assessore e gli uffici del Patrimonio troveranno una soluzione adeguata per consentire all’associazione per la lotta alle malattie oncologiche di proseguire i suoi preziosi servizi di prevenzione. 
Suggerisco di valutare la possibilità di concedere alla LILT l’uso di alcuni spazi dell’immobile di via Astorino dove ci sarebbero gli ambienti adatti; anche considerando che l’utenza dell’associazione no profit non è legata al territorio ma offre servizi a pazienti di tutta la città”. 

Anche il presidente della IV Commissione Consiliare, Gianluca Inzerillo, ha proposto soluzioni alternative. Sottolineata, soprattutto, la necessità di una nuova sede che sia vicino a quella di via Lincoln.

“Esorto l’assessore Sala a verificare soluzioni alternative, ad esempio la possibilità di valutare se ci sono degli spazi all’interno dei locali di Piazza Giulio Cesare o, in caso contrario, rivalutare gli uffici all’interno della ex Caserma Falletta. Ritengo necessario che i dipendenti vengano spostati in luoghi quanto più possibile  vicini alla Stazione Centrale e di facile raggiungimento da ogni parte della città”.

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