Sparatoria a Cinisi, presunto complice in arresto per tentato omicidio

I fatti si sono svolti, esattamente il 10 ottobre 2021 in Corso Umberto I, nei pressi di un distributore di carburanti. Feriti due fratelli, di 21 e 23 anni. Il maggiore, in particolare, ha subito l’asportazione della milza e riportato danni al colon.

cadavere

I Carabinieri della Compagnia di Carini hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto ritenuto gravemente indiziato per aver preso parte alla sparatoria avvenuta a Cinisi il mese scorso. Vittime dell’agguato due fratelli, rispettivamente di 23 e 21 anni. Nel duplice tentato omicidio, il giovane avrebbe agito congiuntamente ad un altro indagato, attualmente in carcere.

I fatti si sono svolti esattamente il 10 ottobre 2021, in Corso Umberto I, nei pressi di un distributore di carburanti. Ad emettere il provvedimento il GIP del Tribunale di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica. I reati contestati sono di tentato omicidio aggravato e premeditato, detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo nonché ricettazione.

La sparatoria e la rissa

La sparatoria sarebbe scaturita da una lite per futili motivi, avvenuta poco prima a Terrasini. Dopo che le forze dell’ordine erano intervenute a calmare gli animi, i giovani si erano allontanati. Raggiunto il distributore di Cinisi, i due indagati hanno trovato le vittime che stavano rifornendo la propria auto e hanno sparato numerosi colpi d’arma da fuoco. Gravi le lesioni arrecate ai due fratelli di Cinisi: uno è stato colpito al piede, l’altro al fianco. Il 23enne, in particolare, ha subito l’asportazione della milza e riportato danni al colon.

Nella serata del 10 ottobre stesso, è stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto del P.M. il materiale autore della sparatoria. Le indagini sono poi proseguite sul soggetto che aveva guidato la Fiat 600 sul luogo dell’agguato.

Le attività investigative, avviate nell’immediatezza, hanno consentito di raccogliere gravi indizi a carico dell’arrestato, già deferito in stato di libertà, in altre circostanze, per furto e detenzione di stupefacenti. Tradotto presso la competente Casa Circondariale, l’arrestato permarrà lì a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

CONTINUA A LEGGERE