Amat e concorso, altri quindici vincono il ricorso e giovedì manifestazione davanti il Comune

Altre quindici persone che hanno vinto il ricorso presentato contro la partecipata palermitana dovranno sostenere il concorso

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Continuano i problemi per Amat relativi al concorso per autisti indetto dalla partecipata del trasporto pubblico di Palermo nel 2019. Altre quindi persone, seguite dall’avvocato Nadia Spallitta, hanno vinto il ricorso presentato contro l’esclusione per mancato titolo di studio. In questi anni sono stati diversi i ricorsi presentati, tra cui molti vinti che hanno obbligato  Amat a far svolgere le prove selettive ai ricorsisti.

Il Tribunale del Lavoro di Palermo ha manifestato il suo orientamento rispetto al concorso per 100 autisti dell’Amat – afferma l’avvocato Spallitta -. Ha chiarito che per partecipare bastava il diploma di scuola media e che il secondo bando doveva intendersi come uno nuovo per cui era sufficiente che i titoli fossero posseduti alla data del secondo  bando. Nonostante questo orientamento pacifico e la nostra richiesta per alcuni concorrenti di evitare il contenzioso e ammetterli alle prove preselettive con riserva e nonostante un parere positivo degli avvocati che avevano invitato la partecipata di evitare danni all’erario, Amat ha privilegiato di procedere con il contenzioso. Ad oggi l’azienda ha perso ricorsi per una cinquantina di lavoratori, ingiustamente esclusi. E ha speso centinaia di migliaia di euro per difendere una posizione oggettivamente insostenibile. Amat adesso si troverà a selezionare questi ulteriori ricorrenti con nuove prove“. Ma il capitolo ricorsi non è finito qui: infatti ci sono ancora altri reclami in ballo, anche se ancora non sono stati emessi provvedimenti.

Amat: lavoratori e idonei al concorso pronti a manifestare davanti al Comune

Nel frattempo, come annunciato in occasione del sit-in in via Roccazzo l’11 marzo, i sindacati di Amat si preparano alla mobilitazione.  “Anche oggi sono i lavoratori a chiedere scusa ai cittadini, perché anche oggi dall’autoparco sono usciti solamente 90 bus. Il Comune di Palermo dovrebbe garantirne 196 mezzi attraverso la sua partecipata Amat col contratto di servizio vigente, ma a causa della continua mancanza di autisti purtroppo girano per la quinta città d’Italia solo 90 mezzi suddivisi su 55 linee. Vale a dire due o un bus per linea”. Cosi si legge in una nota di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti.

Le sigle sindacali annunciano, quindi, le prossime iniziative di mobilitazione del personale della partecipata del Comune. Domani, 15 marzo, dalle ore 9.30 fino alle 11.30 e nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30, si terrà l’assemblea dei lavoratori. Giovedì 17 marzo sarà, invece, la volta di un sit-in, a partire dalle ore 10, davanti a Palazzo delle Aquile, in piazza Pretoria.

Alla manifestazione parteciperanno anche gli idonei al concorso che da mesi sono in attesa di completare l’iter concorsuale ed essere assunti. I manifestanti indosseranno una t-shirt con le seguenti scritte: «”Autista”….Amat idoneo e Idoneo al concorso Amat in attesa di assunzione». 

Carenza di mezzi e il problema delle assunzioni

Per cercare di rendere minimi i disagi arrecati ai cittadini, l’azienda ha deciso di ricorrere ad Addetti esercizio, che solitamente si occupano di organizzare il servizio, quali autisti dei mezzi. Stessa sorte per alcuni conducenti dei tram, che sarebbero stati spostati a guidare gli autobus.

Speranze si riponevano nell’incontro tra i vertici dell’azienda tenutosi giovedì scorso nera nella sede di via Roccazzo, ma il CdA non ha dato il via libera per procedere con le assunzioni degli idonei del concorso indetto nel 2019. Il presidente Michele Cimino non vuole avviare le assunzioni senza avere nero su bianco l’approvazione del bilancio da parte del CdA, composto anche dal socio unico, il Comune di Palermo. Quest’ultimo, come confermato dallo stesso Cimino, vuole approfondire la questione del bilancio. Ci sarà in seguito un nuovo consiglio, previsto per il prossimo 24 marzo.

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