Liberati pescatori mazaresi in Libia: l’annuncio di Conte e Di Maio

Erano partiti da Mazara del Vallo da più di 100 giorni

pescatori libia

Liberati i 18 pescatori in ostaggio in Libia dall’1 settembre, quando le milizie del Generale Haftar hanno intercettato i pescherecci italiani salpati da Mazara del Vallo e posto in ostaggio i membri. In seguito ad un lungo confronto con i Servizi segreti, il presidente del consiglio Giuseppe Conte e il ministro degli esteri Luigi Di Maio si sono messi in viaggio per Bengasi, città portuale libica, e hanno proceduto alla liberazione degli ostaggi.

Tra gli uomini tenuti in ostaggio vi erano otto tunisini, sei italiani, due indonesiani e due senegalesi. Sarebbero stati colpevoli, secondo le autorità libiche, di violazione delle acque territoriali di loro pertinenza. Durante le trattative, le milizie di Haftar avevano anche chiesto di scambiare i prigionieri con 4 cittadini libici condannati in Italia come scafisti per la “strage di Ferragosto” del 2015, in cui persero la vita 49 migranti.

I pescatori probabilmente faranno ritorno a casa ripercorrendo lo stesso tratto di mare, ma al contrario, con gli stessi pescherecci utilizzati 107 giorni fa, “Antartide” e “Medinea”. “Non ho parole per l’emozione, non vedo l’ora di poterlo riabbracciare“, le parole Cristina Amabilino, moglie di uno dei pescatori.

LE PAROLE DEL VESCOVO

Siamo felicissimi di questa notizia. Tre mesi vissuti insieme ai familiari ci avevano resi scettici ma ora l’incubo è finito. Questo è il più bel regalo di Natale per le famiglie. La gioia è tutta loro ma è anche nostra” – Ha dichiarato il Vescovo, monsignor Domenico Mogavero. – “Un ringraziamento va al governo per tutto per l’impegno atto a superare mille difficoltà e giungere alla bella notizia di questa mattina. Un abbraccio grande ai familiari e ai 18 marittimi».