Coronavirus, ipotesi provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio
Ecco alcune delle ipotesi
Terminata la riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e i capi delegazione dei partiti di governo, Pd, M5s, Iv e Leu.
La riunione era stata convocata per fare un punto sull’emergenza Covid in vista della scadenza delle misure restrittive messe in campo per le festività. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, vedrà nelle prossime ore il Cts e i membri della Cabina di regia per il monitoraggio regionale. Tanti i temi da affrontare, dall’assegnazione del colore alle varie regioni, al rientro a scuola, dai trasporti al coprifuoco.
IPOTESI PROVVEDIMENTO PONTE
Una delle ipotesi potrebbe essere un provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm. Non si esclude che tale provvedimento contenga misure, che saranno applicate a livello nazionale, aldilà del sistema delle fasce (zona rossa, zona arancione, zona gialla).
RIENTRO A SCUOLA
Per quanto riguarda la scuola, il premier Giuseppe Conte preme affinché la didattica in presenza al 50% nelle scuole riparta dal 7 gennaio.
STOP A SPOSTAMENTI E WEEKEND ARANCIONE
Nel weekend del 9 e 10 gennaio in tutta Italia saranno in vigore le misure previste per la zona arancione: tra queste, le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto. Dal 7 gennaio e fino al 15, consentito lo spostamento tra le regioni solo per ragioni di necessità.
LA SOGLIA DELL’INDICE DI CONTAGIO
Intanto c’è l’ipotesi di rivedere in funzione più restrittiva l’indice Rt, uno degli indicatori d’allarme che fa scattare le fasce per le regioni. In particolare, la soglia di Rt che fa scattare la fascia arancione sarebbe abbassata a 1 (invece dell’attuale 1,25) mentre per la fascia rossa basterebbe il raggiungimento di un Rt pari a 1,25 (invece dell’attuale 1,50).