Colpo a Cosa Nostra dopo l’omicidio di Giuseppe Incontrera, avvenuto la mattina del 30 giugno scorso in via Imperatrice Costanza, in zona Zisa. La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo ha infatti delegato i Carabinieri a dare esecuzione a un decreto di fermo di indiziati di delitto nei confronti di 18 indagati. Sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni e rapine aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose.
L’operazione, denominata “Vento”, rappresenta l’esito di una complessa attività d’indagine svolta in direzione del mandamento mafioso di Palermo – Porta Nuova.
COSA NOSTRA, COLPO AL MANDAMENTO DI PALERMO – PORTA NUOVA
Le indagini del Nucleo Investigativo di Palermo, attraverso intercettazioni e pedinamenti, hanno permesso di delineare l’organigramma del mandamento mafioso di Porta Nuova. Ricostruite anche le vie dello spaccio di droga di vario tipo: hashish, marijuana, cocaina, eroina, crack. Tra i fermati ci sono infatti i presunti capi di sei piazze di spaccio, localizzate nei centralissimi quartieri del Capo, della Vucciria, di Ballarò e della Zisa (via dei Cipressi, piazza Ingastone e via Regina Bianca). Piazze capeggiate da elementi ritenuti organici a Cosa Nostra.
Si menzionano anche due episodi estorsivi e cinque tentativi di estorsione ai danni di imprenditori e commercianti del centro cittadino. Infine, due rapine a mano armata.
GLI ARRESTATI DELL’OPERAZIONE “VENTO”
Tra gli arrestati figura il nome di Salvatore Incontrera, 25 anni, figlio dell’ucciso. E poi il consuocero di quest’ultimo, Giuseppe Di Giovanni, 42 anni, e Tommaso Lo Presti, 57 anni, scarcerato nel 2020. La figlia di Incontera ha infatti sposato il figlio di Giuseppe Di Giovani, fratello dei boss detenuti Gregorio e Tommaso.
Ai loro nomi si aggiungono quelli di: Giuseppe Auteri, 47 anni; Calogero Lo Presti, 69 anni; Giuseppe Giunta, 35 anni; Domenico Lo Iacono, 46 anni; Salvatore Di Giovanni, 28 anni; Antonino Ventimiglia, 52 anni ; Roberto Verdone, 51 anni; Nicoló Di Michele, 31 anni; Antonino Stassi, 33 anni; Giorgio Stassi, 67 anni; Andrea Damiano, 44 anni; Gioacchino Pispicia, 25 anni; Antonino Bologna, 25 anni; Gioacchino Fardella, 21 anni; Leonardo Marino, 32 anni.
COSA NOSTRA ALLA ZISA, PROVVEDIMENTO IN VIA D’URGENZA
Il provvedimento pre-cautelare è stato emesso in via d’urgenza. Emergevano infatti chiari intendimenti di alcuni degli indagati di darsi alla fuga, soprattutto dopo la morte di Giuseppe Incontrera, soggetto ritenuto ai vertici della famiglia mafiosa di Porta Nuova. Dell’omicidio si è dichiarato responsabile il 49enne Salvatore Fernandez, che si è presentato ieri ai Carabinieri.
L’omicidio avrebbe potuto accrescere il rischio della commissione di delitti della medesima specie. Oppure rafforzare la volontà degli indagati di darsi alla latitanza perché responsabili diretti o indiretti di tali omicidi o, comunque, per sottrarsi (anche) da eventuali ritorsioni.
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