Una storia drammatica giunge direttamente da Anzio (Lazio), dove una donna ha dato fuoco al compagno 50enne a seguito dell’ennesima lite. Dopo il terribile gesto, N.G.A. – queste le iniziali della cubana di 38 anni – è uscita di casa lasciando l’uomo da solo in preda alle fiamme. Il giorno successivo, ha fatto ritorno nell’abitazione, dove ha trovato il compagno gravemente ustionato ma ancora vivo.
E’ stata proprio la 38enne ad accompagnarlo dunque al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Anzio. L’uomo è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva di un ospedale specializzato di Roma. Le motivazioni che ha addotto per il suo stato di salute riconnettevano le ustioni all’esplosione della caldaia domestica.
La versione del 50enne non ha tuttavia convinto gli investigatori del commissariato di Anzio, diretto da Andrea Sarnari; avviati gli accertamenti, si è appurato che la caldaia fosse integra. Alcune testimonianze hanno, inoltre, escluso l’ipotesi dell’incidente.
Alla fine l’uomo ha raccontato la verità. A seguito dell’ennesima lite, la donna lo aveva attirato in una stanza, gli aveva gettato dell’alcol addosso e gli aveva infine dato fuoco. Fuggita di casa senza chiamare i soccorsi, si era ripresentata il mattino dopo.
A coordinare le indagini il sostituto procuratore di Velletri, Giovanni Taglialatela. La Procura ha chiesto ed ottenuto dal gip del Tribunale una misura cautelare per la 38enne; arrestata, si trova ora al carcere di Rebibbia.