In questi giorni tra le aule dell’Ars sta tenendo banco il piano presentato da Fratelli d’Italia riguardo il risanamento delle costruzioni abusive, particolare riferimento alle case di mare edificate abusivamente dal 1976 al 1985. Il testo è firmato dal capogruppo di FdI Giorgio Assenza. La commissione Ambiente darà un suo parere nei prossimi giorni.
“Nel 1985 sono state presentate oltre 400 mila domande – ha spiegato Assenza – . Moltissime di queste, ben 207 mila circa, si trovano proprio in questa situazione e per questo motivo sono in un limbo: non sono mai state bocciate, ma nemmeno possono essere approvate. Giacciono negli archivi dei Comuni. Con questa norma di interpretazione autentica diamo una direzione rimediando anche a una diversità di trattamento visto che per situazioni analoghe ci sono state valutazioni diverse da una zona all’altra della Sicilia”.
Questa proposta di Fratelli d’Italia ha visto storcere il naso in primis agli ambientalisti. In particolare Legambiente e WWf si sono dette contrarie alla proposta di condono perché a loro parere “i condoni edilizi costituiscono sempre una negazione dello stato di diritto e un oltraggio alla bellezza, al paesaggio, alla natura, deturpati da interesse speculativi e individuali violando le leggi. Poi i condoni sono odiosi sul piano sociale perché creano pesanti disparità tra chi ha rispettato le leggi, in questo caso non costruendo case o magari demolendo gli abusi commessi, e chi, magari avvantaggiandosi di complicità e omissioni da parte di coloro che le leggi dovrebbero farle applicare, è arrivato indenne ed impunito sino ad oggi e potrebbe usufruire del nuovo colpo di spugna. Occorre poi considerare che tutti i tentativi negli anni portati avanti per allargare le maglie del condono edilizio in Sicilia sono falliti e stati dichiarati incostituzionali”.
Un Comune dove sicuramente c’è una presenza di immobili da demolire è Carini in provincia di Palermo. Dal 2015 ad oggi qui sono stati 1132 i provvedimenti repressivi emessi, tra ordinanze di demolizione, di inottemperanza alla demolizione, di acquisizione al patrimonio comunale e di sgombero. Sono state accertate più di 20 lottizzazioni abusive e i 303 immobili ricadenti in zona di inedificabilità assoluta demoliti.
“Tutto il lavoro che si sta facendo qui rischia di bloccare un processo burocratico – dichiara a Palermo Live il sindaco del comune palermitano Giovì Monteleone -. “Abbiamo già demolito diversi immobili nel tempo e altri sono in attesa, ma con questa proposta di Assenza si incoraggerebbe la gente al contenzioso. Per quarant’anni sulla nostra costa c’è stata la devastazione col consenso di tutte le istituzioni andando contro la tutela del verde e il rispetto del mare. Sarebbe un’ingiustizia per chi ha avuto demolite le case e anche per chi attende il completo recupero della costa. Quello che chiedo al governo regionale di frenare questo emendamento, la costa è un patrimonio della Sicilia e va tutelato a livello culturale, turistico e paesaggistico”.
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